KFC: in Cina il pollo costa troppo, nel menu compaiono le zampe di gallina

Finalmente KFC Cina ha deciso di inserire nel menu le zampe di galline. Ma non per le richieste dei clienti: solo perché ormai il pollo costa troppo.

KFC: in Cina il pollo costa troppo, nel menu compaiono le zampe di gallina

Finalmente nel KFC Cina sono arrivate le zampe di gallina nel menu. Da anni ormai i clienti si chiedevano perché il colosso del fast food si ostinasse a ignorare questo piatto, ma adesso che sono arrivate tutti i fautori delle zampette di gallina dovrebbero essere felici. L’unica postilla è capire perché sono state inserite nel menu proprio adesso. È presto detto: non è mica per far contenti i clienti, no, è che a causa dell’inflazione ormai il pollo costa troppo a KFC, quindi la catena sta cercando di utilizzare anche ingredienti più economici.

Joey Wat, CEO di Yum China (gruppo di cui KFC fa parte), ha confermato che per tutto il 2022 venderanno finalmente anche le zampe di gallina. Wat ha spiegato che che questa giunta fa parte della nuova politica dell’azienda volta ad aumentare l’efficienza e l’utilizzo degli ingredienti. Per questo motivo, prima ha aggiunto le alette di pollo e adesso le zampe di gallina.

KFC-Bucket

Wat ha confessato che l’aumento dei prezzi del petrolio, dei generi alimentari e dell’inflazione in generale ha notevolmente aumentato i costi per le imprese. Per questo motivo KFC sta cercando di assorbire questi aumenti dei prezzi delle materie prime utilizzando tutte le parti del pollo. Tranne le piume, suppone, ma non si sa mai.

La pandemia con annesse restrizioni ha tenuto in casa per parecchio tempo le persone. Certo, con le consegne a domicilio KFC ha cercato di compensare la mancanza di clienti fisici, ma il calo c’è stato e si è sentito.

Per questo motivo l’azienda ha cercato di adeguarsi come ha potuto. Per esempio, durane il secondo trimestre, ha ritirato marketing e pubblicità, chiedendo ai proprietari sgravi sugli affitti e esortando i suoi ristoranti a sfruttare al meglio ciò che avevano. Il tutto anche nell’ottica di evitare licenziamenti. Prima di passare a questa misura drastica, valuteranno tutte le modalità di risparmio possibili, anche perché hanno 450mila dipendenti, il che vuol dire avere 450mila famiglie di cui occuparsi.