Da qualche giorno, a Torino, è caccia a Kevin Spacey, in città per girare “L’uomo che disegnò Dio”, ultimo film di Franco Nero: l’attore, visitando il Museo del Cinema della città, si è perfino inventato una nuova idea per un bar.
“Non credete che sia un peccato che il Caffè Torino nell’Aula non sia un vero bar?”, pare abbia detto l’attore di Seven e de I Soliti Sospetti a Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema, che lo ha condotto in un tour nel gioiello museale della città custodito nella Mole Antonelliana.
Spacey si riferiva alla location cinematografica che riproduce appunto un bar, ricostruita nell’Aula del Tempio, la parte centrale del Museo, che pare aver affascinato in particolar modo l’attore hollywoodiano.
Il direttore del Museo pare aver preso abbastanza sul serio il consiglio di Kevin Spacey, e in effetti non gli si può dare torto. Cioè, stiamo parlando di Kevin Spacey, un attore dal talento mostruoso (la cui carriera è stata poi macchiata, probabilmente per sempre, dallo scandalo a sfondo sessuale di qualche tempo fa). Uno che si fa un giro dentro il Museo del Cinema di Torino, si imbatte in se stesso e si fa un selfie con la sua foto. Insomma, se lui ti dice che nel Museo ci va un bar funzionante, tu fai immediatamente un bar funzionante, esattamente dove ti dice lui. Senza fiatare.
[Fonte: Il Corriere della Sera]