Kamala Harris ha lavorato da McDonald’s, come tutti in America (tranne Donald Trump)

Kamala Harris ha lavorato da McDonald's mentre studiava al college: un lavoretto estivo che potrebbe rivelarsi risorsa strategica nella corsa alla Casa Bianca.

Kamala Harris ha lavorato da McDonald’s, come tutti in America (tranne Donald Trump)

Il rapporto tra gli archi dorati e la bandiera a stelle e strisce in un dato? Un americano su otto ha lavorato da McDonald’s – compresa, a quanto pare, l’attuale candidata del Partito Democratico alla presidenza. Non è una novità, a dire il vero: la stessa Kamala Harris, prima di entrare in corsa per la Casa Bianca, aveva raccontato di avere lavorato in gioventù all’ombra degli archi dorati. Un aneddoto, un lavoretto estivo come tanti (ricordiamo: uno su otto), che attraversa gli anni e che oggi può essere ricalibrato come risorsa strategica.

La candidata Dem sta già – legittimamente! – utilizzando il cibo come strategia nella sua campagna elettorale: Kamala Harris è anche e soprattutto cuoca e non ha timore di dimostrarlo, frantumando quella catena invisibile, ma ben rumorosa, che aveva impedito ad altre donne della politica americana di fare lo stesso.

La strategia di Harris e la differenza con Donald Trump

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La lettura proposta dagli esperti di politica a stelle e strisce è che le origini umili di Harris potrebbero risuonare con una parte considerevole dell’elettorato, anche e soprattutto in quanto si pongono in lacerante contrasto con le radici tutto oro e platino del suo rivale, Donald Trump. Il cibo, in tutte le sue declinazioni, si sta in altre parole profilando sempre più come protagonista nelle presidenziali USA 2024.

Il rapporto di Kamala Harris con il cibo potrebbe fare la differenza negli Stati Uniti Il rapporto di Kamala Harris con il cibo potrebbe fare la differenza negli Stati Uniti

Da una parte chi sta dando dimostrazione di saperlo “domare”, per così dire, sottolineandone gli aspetti identitari e politici; e dall’altro chi se ne serve utilizzando Tic Tac e Cheerios per parlare di economia; o ancora si lancia in roboanti (e dunque spesso efficaci) j’accuse che vedono la rivale pronta a boicottare il sacro cheeseburger americano.

“Confrontiamo i loro curriculum” ha ad esempio commentato Jasmine Crockett, membro della Camera dei Rappresentanti per lo stato del Texas da parte del Partito Democratico. “Un candidato ha lavorato da McDonald’s mentre affrontava il college, e l’altro è stato imboccato con un cucchiaio d’argento e si è limitato ad aiutare suo padre nell’azienda di famiglia”.

Trump Show: fra Cheerios e Tic Tac il candidato repubblicano dimostra il suo non-rapporto con il cibo (e l’economia) Trump Show: fra Cheerios e Tic Tac il candidato repubblicano dimostra il suo non-rapporto con il cibo (e l’economia)

È poi curioso notare come gli archi dorati siano una presenza più o meno ricorrente quando si parla di Casa Bianca: l’ex presidente Bill Clinton, ad esempio, era un cliente notoriamente assiduo di McDonald’s – al punto da diventare un bersaglio facile per i comici di Saturday Night Live, che lo imitavano mentre tentava di rubare le patatine fritte degli altri clienti. Lo stesso Clinton, a dire il vero, ha commentato il passato di Harris sotto gli archi dorati.

“Salutava ogni persona con quel sorriso da mille watt e diceva ‘Come posso aiutarti?‘. Ora è all’apice del potere e continua a chiedere ‘Come posso aiutarti?'” ha spiegato l’ex presidente. “Sarò molto felice quando farà il suo ingresso alla Casa Bianca come presidente, perché finalmente ci sarà qualcuno che batterà il mio record come presidente che ha passato più tempo da McDonald’s!”.