Just Eat prende casa a Roma. Proprio così: il colosso del food delivery ha inaugurato il suo primo hub italiano proprio nella capitale, dove opererà con ben 200 rider dipendenti, di cui 100 saranno nuove assunzioni.
L’hub di Roma si trova a piazza Barberini, all’interno del centro storico della città e vedrà anche la presenza di 10 impiegati con mansioni di coordinamento delle attività. L’hub potrà contare anche su una flotta di 120 scooter elettrici Cooltra.
E le novità non sono finite: i rider all’interno dell’hub, dove ritireranno il proprio mezzo per effettuare le consegne, troveranno anche aree dedicate alla manutenzione dei veicoli, stoccaggio e pulizia degli zaini e la prima camera di ricarica in Italia per 120 veicoli elettrici. Sempre all’interno dell’hub saranno attivati anche corsi di formazione e meeting di informazione.
“Il modello di assunzione dei courier si inserisce in una strategia globale di Gruppo ed è una scelta in cui continueremo ad investire. Crediamo che il modello subordinato sia l’unico in grado di garantire una crescita etica e responsabile dell’azienda e dell’intero settore, tutelare i lavoratori, contribuire allo sviluppo economico del Paese con la creazione di posti di lavoro, e che allo stesso tempo possa fornire un servizio di valore per clienti e ristoranti grazie a una migliore formazione, sicurezza e controllo della qualità dell’intero processo” ha commentato Daniele Contini, Country Manager di Just Eat Italia.
“L’inaugurazione dell’hub di Roma arriva in occasione del primo compleanno dall’inizio dell’implementazione del nuovo modello basato sull’assunzione dei courier, avviato nel marzo dello scorso anno” ha aggiunto Davide Bertarini, Head of Logistics di Just Eat Italia. Ha poi concluso: “Oggi abbiamo circa 6.000 courier assunti in 24 città italiane, che sono la testimonianza di un percorso sfidante ma vantaggioso sia per i courier, che sono parte integrante della nostra azienda, sia per i nostri clienti, che scegliendo il nostro servizio scelgono di affidarsi ad una società responsabile”.