Just Eat ha da pochissimo inaugurato il suo nuovo Hub di Milano, il primo nel capoluogo lombardo, ma il terzo in Italia dopo quello di Roma (inaugurato nel 2022) e quello di Firenze (inaugurato a inizio 2023). L’azienda di food delivery ha anche colto l’occasione per annunciare, poi, che intende implementare un programma con nuove misure di sicurezza per i rider.
Come funziona l’Hub di Milano di Just Eat?
L’Hub di Just Eat a Milano si sviluppa su più di 520 metri quadrati ed è dotato di 78 scooter elettrici Cooltra. Si sa già che l’azienda collaborerà con più di cento rider dipendenti, fra cui figurano anche 16 nuove assunzioni. Accanto a loro ci saranno 12 impiegati, impegnati a coordinare le attività. fra cui 2 Hub Helpers, 8 Couriers Coordinators, 1 Senior Courier coordinator e un City operations Manager.
L’Hub è un open space. Qui, oltre agli scooter, si trovano anche un desk di accoglienza e coordinamento, un locker dove i dipendenti possono depositare i loro effetti personali e anche uno spazio ristoro. Non mancano, poi, i necessari uffici per lo staff, le sale riunioni e formazione dei rider dipendenti e un magazzino dove conservare i materiali che servono ai rider per svolgere il loro lavoro, come i DPI, i caschi, i vari kit pioggia, gli equipaggiamenti invernali e via dicendo. E anche una camera di ricarica per gli scooter.
Daniele Contini, Country Manager di Just Eat Italia, ha spiegato che Milano è una città molto importante dal punto di vista strategico. E questo non solo perché rappresenta il cuore dell’economia e dell’innovazione in Italia, ma anche perché qui si trova la loro sede italiana (in zona Porta Nuova, se interessa).
Contini ha anche aggiunto che, coerentemente con il percorso di crescita e investimento del Gruppo in Italia e con la scelta di implementare un modello di delivery responsabile, hanno anche deciso di lanciare un progetto pilota per quanto riguarda la sicurezza dei rider. Per fare questo saranno supportati anche dal Comune di Milano e dall’Università Statale di Milano. Tutto ciò porterà all’organizzazione di un progetto di formazione sulla sicurezza stradale, dedicato proprio ai rider.
Queste le sue parole: “Si tratta di un ulteriore passo in avanti nel nostro impegno per la sicurezza e la tutela dei nostri rider dipendenti, con particolare attenzione alla prevenzione di situazioni di potenziale pericolo. Crediamo che la collaborazione con le istituzioni e il mondo accademico possa rappresentare l’inizio di un percorso proficuo, in un’ottica di collaborazione concreta tra pubblico e privato”.
Ma come funziona esattamente l’Hub? In pratica a inizio turno i rider vanno all’Hub e prendono lo scooter per fare le consegne, nonché le attrezzature personali e i DPI in dotazione. Qui possono lasciare i loro effetti personali nello spazio designato, mentre è prevista un’area ristoro dove trascorrere le pause.
Lo scopo di Just Eat è quello di arrivare anche a quota zero emissioni entro il 2030.