In casa Just Eat da una parte c’è chi vorrebbe cambiare i diritti del proprio contratto, dall’altra c’è chi non può permettersi di farli lavorare, se non firmano il contratto vigente: è la situazione capitata ieri ai rider del servizio di food delivery, che si sono ritrovati con una spiacevole sorpresa prima di prendersi in carico le consegne dei nostri pranzi.
Chi avrebbe dovuto lavorare per il turno di pranzo di ieri mattina con Just Eat, si è trovato davanti una scritta all’interno dell’app: o firmava il nuovo contratto o non avrebbe potuto usare l’applicazione. In pratica, per poter svolgere il proprio lavoro, i rider sono stati obbligati ad accettare proprio quel contratto firmato tra Assodelivery e UGL che non soltanto da settimane loro stanno contestando a più riprese, ma che lo stesso Ministero del Lavoro aveva bocciato su più punti.
Per questo già ieri sono partite le proteste da parte dei rider, scatenandosi sulla pagina Facebook Deliverance Project per: “l’ennesima e inaccettabile dimostrazione di arroganza delle aziende di food delivery“, così come hanno scritto sui social, ” è indispensabile opporsi a questa manovra e bisogna farlo con ogni strumento. Se da parte nostra non mancheremo di inondare di mail Juste Eat e di organizzarci per bloccare questo accordo truffa, ci chiediamo perché le Organizzazioni Sindacali che da tempo si spendono, più a parole che nei fatti, a favore dei rider si stiano dimostrando così timide nell’aggredire con gli strumenti a loro disposizione”.
Non è la prima volta che le aziende di delivery hanno costretto i propri rider a firmare un accordo che volevano cambiare. Già a inizio Ottobre ai fattorini di Deliveroo era arrivata una mail che annunciava un ipotetico licenziamento, se non avessero firmato il nuovo contratto entro il 2 novembre.
[ Fonte: Il Fatto quotidiano ]