Dall’altra parte dell’Oceano Atlantico la shrinkflation sta diventando una questione di stato, con lo stesso Presidente che si è rivolto alle aziende produttrici di snack di mettere la parola fine alla pratica. Prima di dare un’occhiata alle dichiarazioni di Joe Biden, però, potrebbe essere una buona idea prenderci qualche riga per mettere i proverbiali puntini sulle i: la shrinkflation, per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, è una pratica – sempre più comune, ahinoi – che consiste nel ridurre furtivamente la quantità di un dato prodotto all’interno della sua confezione mantenendo i prezzi allo stesso livello.
È una strategia maliziosa atta a tagliare sensibilmente i costi di produzione, che nel corso dell’ultimo biennio hanno subito una notevole impennata, o diversamente ad alzare di un (bel) po’ l’asticella dei guadagni. Ebbene, al Presidente Joe Biden la shrinkflation non va più giù: “Il pubblico americano è stanco di essere preso in giro” ha spiegato. “Invito le aziende a porre fine a tutto ciò”.
Qualche patatina in meno, un ripieno meno abbondante…
Nella sua tradizionale pacatezza Joe Biden si è spinto a definire la shrinkflation “una bella fregatura”, anche se a onore del vero, nel corso del suo intervento pubblicato su X alla viglia del Super Bowl, non ha offerto soluzioni pratiche o altre forme di azione per affrontare la pratica.
Il suo, in altre parole, è stato un appello generalista e generale, accompagnato di fatto da una carrellata di marchi (tra cui Gatorade, Doritos, Breyers e Tostitos) mai nominati ma prontamente mostrati su video – quasi come se il Presidente a stelle e strisce avesse aperto un pacchetto di patatine, scoperto che era composto per la stragrande maggioranza da aria fritta e, in uno scatto di stizza, deciso di riversare il suo disappunto in un messaggio su scala nazionale.
Scherzi a parte, il messaggio lanciato da Joe Biden è naturalmente virtuoso – la shrinkflation è di fatto una pratica che penalizza fortemente il consumatore, svalutando silenziosamente il suo (già compromesso) potere d’acquisto.
Vale poi la pena notare che un appello lanciato dal Presidente degli Stati Uniti in persona difficilmente può essere ignorato (tant’è che a onore del vero ne stiamo parlando anche noi, su queste pagine). Non a caso, infatti, la risposta della Consumer Brands Association non si è fatta attendere: “Apprezziamo che il presidente debba distogliere l’attenzione dall’inflazione che ha imperversato durante la sua amministrazione” ha dichiarato David Chavern, presidente e CEO della CBA in una dichiarazione quanto mai pungente. Il gruppo, ha spiegato Chavern, vorrebbe lavorare con Biden su “soluzioni reali a vantaggio dei consumatori”.