Anche Joe Bastianich – che oltre ad essere un noto personaggio TV è anche produttore di vino – esprime il suo disappunto sull’ok da parte della Commissione Europea alla richiesta di registrazione del marchio Prosek, vino croato, la cui somiglianza nel nome potrebbe danneggiare l’italiano Prosecco e confondere i consumatori stranieri.
“Italia deve combattere per i suoi tesori – spiega ai microfoni de Il Corriere della Sera Bastianich – I marchi legati all’agricoltura, all’enogastronomia, alle origini protette (Doc, Dop, Docg, Igt eccetera) devono essere assolutamente difesi. Io lo so bene perché ho portato i prodotti italiani negli Stati Uniti per anni, e il mondo adora l’Italia per questo suo patrimonio. Il fenomeno del ‘similar brand’ crea danni enormi: anche se il Prosek è un vino diverso dal Prosecco, il nome deve restare italiano e non ci deve essere un’altra denominazione così simile”.
In effetti, anche se i nomi dei due vini si assomigliano molto, non hanno nulla da spartire per quanto riguarda il resto: il Prosecco è uno spumante metodo Martinotti declinato per lo più dal brut all’extra dry, bianco e rosato e ottenuto da uve Glera. Il quasi omonimo croato, invece, è un vino fermo dai riflessi ambrati e intensi, dolce, inteso per l’abbinamento con dessert e ottenuto da basse rese dall’appassimento di varietà autoctone.