Joe Bastianich – icona dell’universo MasterChef, imprenditore del food, cantautore e amante della musica, stella del piccolo schermo e a volte un po’ tutto insieme. Così, mentre il suo debutto all’Isola dei Famosi si avvicina sempre più (la prima puntata, stando a quanto lasciato trapelare, andrà in onda l’8 di aprile su Canale 5: poco più di una settimana), il nostro protagonista ha ingannato l’attesa con un’altra partecipazione a un programma televisivo, il The Masked Singer di casa Fox in onda in quel d’Oltreoceano.
Da parte nostra ne approfittiamo per rinnovare la nostra preoccupazione: Joe, capiamo che il caro vita e le bollette alle stelle e l’inflazione e compagnia bella abbiano colpito un po’ tutti, ma dopo tutte queste partecipazioni (e vittorie) a reality e simili – ricorderete Pechino Express e Il Collegio – cominciamo a temere di vederti anche a Uomini e Donne e al Grande Fratello.
Joe Bastianich, in arte Spaghetti and Meatballs
La premessa di The Masked Singer è semplice – come suggerisce lo stesso nome del programma, i concorrenti sono chiamati a esibirsi indossando un costume che ne celi completamente l’identità. The Masked Singer, o “il cantante mascherato” per l’appunto: l’obiettivo della giuria, naturalmente, è quello di provare a indovinare chi possa nascondersi dietro il travestimento. Joe Bastianich, rimanendo fedele al mondo del food e allo stesso tempo omaggiando le sue radici newyorkesi, si è fondamentalmente travestito da piatto di spaghetti e polpette.
Casacca lunga e bianca da chef con tanto di pasta che trabocca dalle tasche, bandiere con il tricolore esibite a ogni occasione, spaghetti sagomati a formare due baffoni invidiabili. Le cosiddette meatballs, o polpette, sono gli occhi. Il tema del food è così evidente che gli stessi giudici, fin dalla prima esibizione di Joe, hanno ristretto le loro ipotesi agli addetti ai lavori: “Secondo me è uno chef: sarà Gordon Ramsay!”. Ehm, non proprio.
Joe, è bene notarlo, ha vissuto la partecipazione a The Masked Singer come una occasione per fare musica, parlare di musica, vivere la musica: “Ogni sfida in cui puoi esprimerti in maniera artistica è una bella opportunità” ha spiegato lo stesso Bastianich. “La danza, la coreografia… Sono aspetti della musica con cui non ho molta dimestichezza, ma queste sfide ti aiutano a diventare un miglior performer in senso generale”.
Capito, Joe – era tutta una scusa per affinare le tue abilità di intrattenitore. Che d’altronde, diciamocelo chiaro, le battute sul “vuoi che muoro?” sono vecchie di almeno un decennio: abbiamo bisogno di materiale fresco, e siamo certi che la permanenza in Honduras – rafforzata dall’allenamento in quel di The Masked Singer – farà al caso nostro.