Joe Bastianich è stato colpito dall’emergenza sanitaria, alla stregua di tanti altri comuni ristoratori stroncati dal Covid-19, ragion per cui ha deciso di mettere all’asta 30mila vini del ristorante a New York. L’imprenditore televisivo aveva dovuto licenziare già 1500 dipendenti e ora dovrà rinunciare anche alla metà della sua collezione di vini pregiati.
“Del Posto” era una tappa fissa nella Grande Mela, ma ora è inaccessibile insieme agli altri 25 locali di Bastianich negli Stati Uniti. Il 2020 doveva essere per il ristoratore foriero di nuovi progetti, ma vuoi il divorzio dello chef Mario Batali, vuoi il Coronavirus, tutti i piani sono stati sconvolti.
Ahimè, per tale situazione, il ristorante ha deciso di vendere una collezione di vini pregiati italiani i quali rappresentano ogni regione del Belpaese. Gli introiti serviranno a risollevare le spese finanziarie dell’impero di Joe Bastianich. Tra le scelte: il Barolo Giuseppe Rinaldi 1964 (lotto stimato dai 12 ai 18 mila dollari) o il Recioto della Valpolicella Classico Gran Riserva di Giuseppe Quintarelli 1983 (2800 dollari) o il Sassicaia, Tenuta San Guido 1985 (4200 dollari) , il Masseto Tenuta dell’Ornellaia Magnum 2005 (5000-7500 dollari) oppure il Marsala Riserva Superiore di Marco De Bartoli del 1860 (1200 – 1800 la bottiglia da 500 ml).
Il ricavato andrà anche in beneficenza per progetti volti alla cura dei bambini negli Stati Uniti. Sarà un’occasione, dunque, ghiotta per i collezionisti che già si sono fatti avanti per le bottiglie più pregiate sulla piattaforma Hart Davis Hart.
“Sono bottiglie che parlano di me, della mia storia, della mia anima dedicata al vino. Ma il momento è arrivato, sono felice di poter condividere con il mondo questi vini, e soprattutto queste annate. Spero troveranno palati interessati che sappiano goderne appieno”, ha dichiarato l’italoamericano.
Fonte: [Il Sole 24 ore]