Durante un’apparizione a un talk show con Kate Ritchie Jamie Oliver ha raccontato di essere stato il regalo per il 40esimo compleanno di Brad Pitt. Una domanda sorge spontanea: ma l’avranno nascosto all’interno di una torta?
Il nostro protagonista, già allora chef celebrità per antonomasia (già: prima addirittura di Gordon Ramsay), ha spiegato di essere stato contattato direttamente da Jennifer Aniston, all’epoca moglie di Pitt. La richiesta era semplice: preparare qualcosa di buono per la coppia, che come accennato si stava preparando a festeggiare il quarantesimo compleanno dell’attore. Peccato che Oliver non ci abbia creduto. Non subito, almeno. Come biasimarlo, d’altronde? In quanti starebbero a sentire un numero sconosciuto che sostiene di essere Jennifer Aniston?
Dalla diffidenza al regalo, fino alla celebrity policy
Un piccolo promemoria per i nostri lettori più digiuni di gossip d’Oltreoceano: Brad Pitt e Jennifer Aniston sono stati sposati dal 2000 al 2005, prima della relazione di lui con Angelina Jolie (che a sua volta è ormai notoriamente ai ferri corti se non cortissimi. come può testimoniare la questione di Chateau Miraval, o “guerra del vino” di casa Brangelina).
Jamie Oliver, come accennato in apertura di articolo, ha raccontato che la collaborazione è partita con il piede sbagliato. “Questa persona, poi rivelatasi essere veramente Jennifer Aniston, mi ha telefonato per ben tre volte” ha spiegato lo chef inglese “e per ben tre volte io ho riattaccato, perché non riuscivo a credere che si trattasse veramente di lei. Pensavo che si trattasse di un impostore, o di qualcuno che mi stesse tirando un tiro mancino”. Di nuovo: difficile biasimarlo.
Per superare il muro di diffidenza di Oliver, Aniston decise di rivolgersi direttamente al suo agente. L’offerta era dunque legittima: immaginiamo l’imbarazzo del nostro protagonista, una volta realizzato di avere riattaccato il telefono in faccia per tre volte a Jennifer Aniston. “Mi ha semplicemente chiesto: ‘Cucineresti per Brad? È appassionato di tutti i tuoi programmi!’ Naturalmente ho risposto certo che sì!”.
Tutto è bene quel che finisce bene, insomma. Eppure, Oliver ha voluto specificare che cucinare per le celebrità, per quanto possa essere soddisfacente, non è un qualcosa che fa regolarmente. “Preferisco cucinare per le celebrità solo se queste sono già presenti al mio ristorante”, ha spiegato. “Posso fare uno strappo alla regola solamente se vengo contattato da qualcuno che stimo, come è stato con Jen e Brad”.