Anno nuovo, vita nuova – una massima sempreverde (e spesso disattesa, diciamoci la verità) che a partire dall’ormai incombente anno prossimo si applicherà anche a IYO, tempio stellato di cucina internazionale incastonato nel contesto meneghino. Il ristorante, insignito agli onori della Rossa nell’ormai lontano 2015, chiuderà i battenti tra appena una manciata di giorni, il 31 di dicembre, per dare il via a una imponente operazione di restyling.
L’appuntamento con l’ultimo giorno (e pasto, a onore del vero) del 2023 sarà, in altre parole, l’ultimo tassello della storia di IYO così come abbiamo imparato a conoscerlo. Tranquilli, però – si tratta di un arrivederci relativamente breve (la riapertura è attesa per il mese di maggio, stando a quanto lasciato trapelare) e soprattutto traghettato dal trasferimento in un Temporary restaurant in piazza Alvar Aalto, nel quartiere Porta Nuova.
IYO si prepara per una nuova vita: tutto quello che sappiamo sul restyling
D’altro canto i nostri lettori più attenti ricorderanno bene che non è certo la prima volta che IYO prende la (sempre difficile, a dire il vero) decisione di chiudere i battenti per un periodo di rinnovamento e poi ripresentarsi al proverbiale taglio del nastro in veste completamente nuova: l’ultima “uscita dal bozzolo”, dice la cronologia, risale al 2016; quando il ristorante si smarcò dallo stampo più tipicamente etnico che ne aveva contraddistinto l’origine optando per connotati più decisamente contemporanei.
È in altre parole una storia di metamorfosi e invenzioni e traguardi, quella di IYO: una corsa al rinnovo, una perseverante ricerca di affermazione, una voglia – che poi è anche necessità – di attuare nuove forme e formule di maturità. Il prossimo restyling, stando a quanto lasciato trapelare da James Magazine, vedrà un ampliamento degli spazi della sala e soprattutto la creazione di due laboratori, uno per la lavorazione del pesce e uno di pasticceria, una nuova cucina e due sale private da 24 e dieci posti.
“Sarà un locale all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e degli impianti, tutti al massimo livello di efficienza energetica” ha spiegato a tal proposito il fondatore Claudio Liu. “Ma soprattutto sarà accogliente, inclusivo, un salotto dominato dai materiali naturali e in cui vogliamo abbattere la distanza fra sala e cucina”.
Si tratterà, come già accennato nelle righe precedenti, di una rivoluzione senza orfani: IYO andrà a trasferirsi in piazza Alvar Aalto, a pochi passi dagli altri due ristoranti del gruppo, IYO Omakase e Aalto. Un trasloco temporaneo che verrà declinato nel segno della continuità, tematica ma anche e soprattutto culinaria: a tenere le redini del menu, infatti, saranno sempre l’’executive chef Katsumi Soga e il pastry chef Luca De Santi, che hanno pensato a un’ampia selezione dei migliori piatti storici e stagionali del ristorante accompagnati da qualche nuova proposta.