L’amicizia tra Stati Uniti e Israele dietro le quinte della Casa Bianca passa anche per storie personali. E per il vino. Ivanka Trump, figlia del presidente americano, è stata a Montalcino nell’ambito di una gita non istituzionale di sole donne, accompagnata dalla suocera Seryl Kushner e da altri membri femminili della famiglia del marito. L’0biettivo principale della visita, prevedibile dato il luogo, è enologico. Ivanka & co. si sono infatti recate presso le cantine di Fabio Tazzi, produttore che annovera nella sua produzione anche diverse migliaia di bottiglie kosher, ovvero prodotte secondo i dettami della religione ebraica (a cui la famiglia Kushner appartiene).
Brunello kosher per la famiglia Kushner
Non è solo politico il legame che unisce il Paese a stelle e strisce con Israele. Il marito di Ivanka Trump, Jared Kushner, proviene da una famiglia di religione ebraica ortodossa e ciò ha implicazioni anche nella scelta dei viaggi e delle visite organizzate dai Kushner stessi. In questi giorni la first daughter ha visitato la zona di Montalcino insieme alla suocera Seryl Kushner, alle due figlie di quest’ultima, Nicole e Dara, e all’altra nuora di Seryl, la modella Karlie Kross. Una scampagnata di sole donne con focus, chiaramente, il Brunello di Montalcino, ma non uno qualunque. Sulla scia delle tradizioni religiose della famiglia, i Kushner hanno infatti individuato un produttore che dà vita anche a vini kosher, ovvero aderenti alle norme dell’ebraismo.
Tali regole partono dal modo in cui viene coltivata la vite fino alla vinificazione, passando per la pulizia delle attrezzature in cantina. “Ivanka e la suocera sapevano che noi produciamo già cinquemila bottiglie kosher l’anno, con doppia certificazione, italiana e americana”, racconta Fabio Tassi dell’omonima azienda vinicola. “Ci hanno chiesto un’etichetta personalizzata per la famiglia e hanno voluto che il carico di bottiglie arrivasse negli Stati Uniti alla fine di ottobre 2024”. Durante la visita, il gruppo di donne si sarebbe fermato per oltre tre ore a degustare e acquistare casse di Brunello, regalate da Seryl Kushner a ognuna delle figlie e nuore che la accompagnavano.