Il colosso di pizze surgelate Italpizza ha a che fare da gennaio con numerose operaie in sciopero, a causa di contratti non soddisfacenti e altrettanto non soddisfacenti stipendi e tutele. Nelle scorse ore, queste hanno vinto: l’accordo quadro per le assunzioni è stato approvato.
Ne parla per esteso e in modo dettagliato l’Internazionale, che descrive la situazione da Italpizza – Modena – proprio all’ingresso dell’azienda. Ci sono molte operaie, perlopiù di origine straniera, che cercano da tempo di bloccare i camion in uscita dalla ditta, in modo pacifico, solo sedendosi a terra schierate: “si dispongono in fila in mezzo alla strada, si siedono per terra, provano a non far passare il mezzo pesante. Urlano alcuni slogan, come Noi vogliamo i nostri diritti, lotta dura senza paura”.
Cosa chiedono? Chiedono contratti adeguati e tutelati. Una delle ragazze in sciopero è Marsi Ines, 35 anni e di origine tunisina, che racconta: “oggi faccio la stenditrice, stendo l’impasto della pizza. Ma nel corso degli anni ho fatto di tutto: ho lavorato in cucina, ho lavorato con la farcitura, con il formaggio. Ora ho un contratto multiservizi di pulizia, come tutti i miei colleghi, invece dovremmo avere un contratto da alimentariste, perché mettiamo le mani nell’impasto della pizza. Guadagniamo poco e i turni di lavoro per alcuni sono massacranti, c’è chi lavora dieci ore, quando ne dovrebbe lavorare sette“.
Dopo lunghe lotte e testimonianze, il verdetto: è stato approvato l’accordo quadro per le assunzioni, confermando il principio che non possono essere usate le ditte appaltatrici per abbassare standard di lavoro e salari.
Fonte: l’Internazionale
Immagine: l’Internazionale, Michele Lapini