Quali sono i migliori formaggi italiani? A deciderlo sono stati gli Italian Cheese Awards 2019, che hanno premiato, a Verona il 27 ottobre, i formaggi vincitori in ciascuna categoria (con l’ausilio anche della redattrice di Dissapore Caterina Vianello, che era seduta al tavolo della giuria e ha diligentemente svolto il suo lavoro di giurata, assaggiando l’assaggiabile e giudicando il giudicabile).
Ecco quali sono i formaggi premiati per il 2019: nella categoria “Freschissimo” vince il Crema di Rugiada del Caseificio Artigiana, in Puglia. Nella categoria “Fresco” viene premiato l’Asiago fresco DOP prodotto dal caseificio San Rocco in Veneto (a Tezze sul Brenta). Come formaggio a pasta molle vince lo Steiner di Eggemoa, nell’Alto Adige, e come formaggio a pasta filata torna un prodotto del caseificio Artigiana, in Puglia: la sua burrata.
Vince nella categoria “pasta filata stagionata” il Caciocavallo di Agnone stagionato del caseificio Di Nucci, in Molise; mentre il semistagionato premiato dalla giuria è il Don Carlo prodotto dal caseificio inMasseria in Puglia.
Passando agli stagionati troviamo il Pecorino Gran Riserva del caseificio toscano Cugusi , mentre andando oltre i 24 mesi c’è il Parmigiano Reggiano 48 mesi del caseificio Gennari in Emilia Romagna.
Per quanto riguarda i formaggi aromatizzati, a trionfare è la veneta Latteria Perenzin con il suo Anniversary Bianco; mentre per i formaggi erborinati vince il caseificio lombardo Arrigoni Battista con il suo Berghem Blu.
Oltre alle diverse categorie di formaggio premiate, sono stati assegnati anche alcuni premi speciali, come il “Premio al miglior derivato del latte”, andato alla Ricotta di Bufala Campana DOP del caseificio Il Casolare di Alvingano, in Campania. Il “Pemio al miglior formaggio di montagna” è invece andato al San Martin del Caseificio San Lorenzo, in Piemonte; mentre il Premio “Donne del latte” è stato assegnato a Linda Del Ben della Latteria di Aviano, in Friuli Venezia Giulia. Il “Cheese Bar dell’anno” è “Sogni di Latte” di Napoli e invece Pira Carmelo, della Fattoria Radichino in Lazio, ha ritirato il “premio alla carriera”.
A vincere poi gli ambiti premi di “Caseificio dell’anno” e “formaggio dell’anno” sono stati, rispettivamente, il caseificio Valsamoggia in Emilia Romagna e il Fiore Sardo DOP , prodotto in Sardegna da Salvatore Bussu Debbene.