Israele torna più veloce degli altri verso la normalità, riaprendo anche bar e ristoranti.
Il Paese che è riuscito a staccare tutti gli altri sul piano della campagna vaccinale (anche con mezzi simpatici e pizze utilizzate per convincere gli indecisi) dimostra quanto questa possa essere decisiva per uscire fuori dal tunnel della pandemia.
Anche l’aeroporto Ben Gurion attuerà una parziale riapertura consentendo dalle prossime ore -senza alcuna autorizzazione necessaria da parte delle autorità – il rientro di 3mila israeliani al giorno e la quarantena per i non immunizzati sarà a casa propria.
A oggi sono oltre otto milioni 600mila gli israeliani vaccinati , pari al 99,88% della popolazione totale (di cui quasi 5 milioni con almeno una dose e i restanti 3 milioni 800mila anche con la seconda dose), e la situazione sanitaria sembra essere relativamente più sotto controllo.
Oggi dunque Israele, con i contagi da Coronavirus finalmente crollati, riapre la maggior parte delle attività economiche: bar, ristoranti, caffè, musei, alberghi, attrazioni turistiche e anche la maggior parte delle scuole. Inoltre, il Paese ha deciso di adottare il Green pass, un passaporto per immunizzati da vaccino o guariti dal virus, che consente loro di accedere ai diversi servizi (ristoranti, eventi, luoghi culturali) più facilmente.
La situazione comunque richiede ancora cautela, e così è: le autorità israeliane hanno fatto sapere che non si possono escludere nuove restrizioni in vista della festività della Pasqua ebraica.
[Fonte: Ansa]