Un sistema nazionale supportato dal governo, una rete ufficiale di droni che si occuperà delle consegne di cibo in tutto Israele. Con una spettacolare dimostrazione pratica, un delivery di sushi e birre in favore di telecamere e giornalisti, la National Drone Initiative è entrata nella terza delle otto fasi pianificate del programma pilota, lanciando una dimostrazione di 10 giorni per testare i voli dei droni sopra le aree urbane di Tel Aviv, Jaffa, Ramat Sharon, Herzliya e Hadera.
Scopo della fase: testare i sistemi autonomi, analisi del comportamento in aria, consegnare cibo a un punto di consegna e persino consegnare sangue donato dalla banca del sangue Magen David Adom nell’area di Tel Aviv allo Sheba Medical Center dell’ospedale Tel HaShomer appena fuori città.
L’obiettivo generale è mettere a punto la tecnologia e le procedure, per ridurre la congestione stradale e migliorare la qualità dell’aria creando una rete di corridoi aerei per le consegne di medicinali, esami medici e attrezzature, abbigliamento, cibo. Il progetto pilota trasforma Israele in un “sito beta” per il pilotaggio e le operazioni di droni, e mira ad aiutare gli operatori del settore – produttori di droni, rivenditori e regolatori – a capire come saranno i cieli in futuro poiché migliaia di oggetti volanti potrebbero ben presto affollare l’aria per soddisfare le diverse esigenze.
Le corsie aeree sono tra i 50 e i 120 metri dal suolo. Al momento, i droni hanno un raggio di 5 km e possono trasportare un carico di circa 2,5 kg. In futuro, i droni potranno trasportare merci più pesanti e percorrere distanze maggiori. L’Israel Innovation Authority ha affermato che il prossimo anno i droni utilizzati saranno in grado di effettuare missioni di raggio di 100 km. Una delle caratteristiche chiave del progetto è la moltitudine di aziende e soggetti invitati a partecipare per creare un mercato competitivo che non può essere dominato da un solo attore.