Israele continua la sua virtuosa corsa alle vaccinazioni e, per convincere anche gli indecisi a vaccinarsi, offre pizza, hummus, dolcetti e tazze di caffè. In collaborazione con alcuni ristoranti locali, ad esempio, a Tel Aviv è stato offerto cibo alla popolazione in attesa di vaccinarsi in alcuni centri pop-up.
E la stessa strategia di persuasione è stata adottata distribuendo pizze in un centro di vaccinazione nella città prevalentemente ultra-ortodossa di Bnei Brak. Sebbene Israele sia in cima alle classifica mondiali per la velocità della sua campagna di vaccinazione, le autorità sono ancora preoccupate che gli sforzi fatti possano essere inficiati dagli scettici e dai no vax.
Nel frattempo, il Paese vede già i primi effetti della campagna vaccinale: presto verranno allentate ulteriormente le restrizioni alle attività commerciali e si prevede di ricominciare a riaprire hotel e palestre a coloro che sono stati completamente vaccinati con la seconda dose o resi immuni per aver già contratto il virus.
Eytan Schwartz, un portavoce del comune di Tel Aviv, ha detto che la città spera che il cibo e le bevande offerti nelle stazioni di vaccinazione possano creare un'”atmosfera familiare” utile anche ad attirare gli esitanti.
[Fonte: Reuters]