Israele è il primo Paese ad approvare la carne coltivata da cellule bovine

Israele è diventato il primo Paese al mondo ad approvare la vendita al pubblico di carne coltivata da cellule bovine.

Israele è il primo Paese ad approvare la carne coltivata da cellule bovine

C’è chi arriva per primo e chi invece preferisce essere il primo a ritirarsi dalle corse. Israele è ufficialmente il primo Paese al mondo ad avere approvato la vendita al pubblico della carne coltivata dalle cellule bovine. A ottenere il prestigioso (e naturalmente necessario) pollice in su da parte del ministero della Sanità è il progetto di una start up con sede nella città di Rehovot.

Immaginiamo che alcuni di voi siano un poco confusi – ma come? La carne coltivata non era già realtà in altri Paesi, come gli Stati Uniti, dove di fatto fece il suo debutto tra i tavoli del Bar Crenn di chef Dominique Crenn, o Singapore? Beh, sì. Ma è bene notare che in questi casi la produzione e la messa in vendita riguardava la carne coltivata di pollo: nel caso di Israele, come accennato, parliamo di cellule di matrice bovina.

Semaforo verde alla carne coltivata: la decisione di Israele

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L’autorizzazione delle più alte autorità sanitarie, stando a quanto riportato da diverse fonti internazionali, è stata concessa “in considerazione della crescente domanda globale di proteine e dell’importanza di produrre prodotti di origine non vivente” come “fonti alimentari alternative”.

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Una lettura, quest’ultima, che ci pare limpidamente consapevole delle ormai evidenti sfide e macchie d’ombra – anche e soprattutto di carattere etico e ambientale – che a oggi punteggiano l’industria della produzione del cibo. Si tratta, in altre parole, di una lungimiranza di cui il nostro caro e vecchio Stivale ha peccato grossolanamente, uccidendo di fatto la filiera della carne coltivata – una filiera di potenziale eccellenza che avrebbe potuto proiettare il Made in Italy verso una dimensione di forte innovazione – prima ancora che potesse nascere.

Ma torniamo a Israele – il semaforo verde da parte dal ministero della Sanità aprirà, come accennato in apertura di articolo, il via libera alla commercializzazione di questo particolare tipo di carne coltivata, che si basa sulle cellule prelevate dalle mucche e poi dovutamente coltivate in bioreattori.

D’altro canto, è bene notare che Israele occupa da diversi anni una posizione di avanguardia assoluta per quanto concerne le innovazioni dell’industria alimentare, compresa naturalmente la carne coltivata: numeri alla mano, si calcola che il Paese occupi il sesto posto complessivo – dietro gli Stati Uniti – nella classifica degli investimenti in proteine alternative nel 2022

Le startup locali operative nel settore che hanno potuto raccogliere circa 454 milioni di dollari di capitale secondo un rapporto del Good Food Institute (GFI) Israel, e i frutti si vedono: oltre al recente pollice in su alla carne coltivata da cellule bovine ricordiamo la ricerca sul latte coltivato e il pesce creato con una stampante 3D.