L’antico faro di Punta Imperatore, suggestiva meta turistica e storica di Ischia – l’Isola verde – che ha oltre 130 di vita, è stato trasformato in ristorante gourmet. Si chiama Lucì ed è contestualizzato nel resort di lusso con camere panoramiche a 164 metri di altezza. Vista spettacolare sul mare, con occhio rivolto sulle Isole Pontine.
Il Demanio possedeva il faro, che è stato ristrutturato dalla società tedesca Floatel (filiale italiana Floatel Italia srl) specializzata nella valorizzazione dei fari in tutta Europa. Tutto ciò grazie a un investimento di 2 milioni di euro e un bando che garantisce la gestione per 50 anni.
Il ristorante, Lucì
Massimo rispetto per la storia del faro tra i più antichi del Mediterraneo, raggiungibile tramite un suggestivo sentiero composto da oltre 150 gradini: la struttura è stata rimessa a nuovo in maniera sostanziale, e si parla di massimo comfort e strumentazioni di alta tecnologia. Ne è un esempio la funivia per il trasferimento delle materie prime destinate al ristorante, nonché ai bagagli degli ospiti del resort.
Un nome peculiare, quello scelto per il ristorante: racconta di Lucia Capuano ovvero la prima donna farista d’Italia, cui la location è affettuosamente dedicata (Lucì). Si trova nel resort ma, a differenza di quest’ultimo che ha 8 posti di capienza, il ristorante è aperto alla clientela esterna per un massimo di 60 posti a sedere: venti all’interno e fino a quaranta per l’esterno. In caso di eventi può ospitare circa 100 persone. In cucina lo chef ischitano Antonio Monti, che propone una cucina legata alla stagionalità e al territorio. Soprattutto, parzialmente a chilometro zero: il faro ha un orto ricco di erbe aromatiche e il pescato sarà limitrofo.
Pernottamento per 8 persone
Le 4 camere del resort al faro portano il nome dei venti Scirocco, Grecale, Maestrale e Libeccio, per una capienza massima di 8 ospiti in tutto. Un Resort esclusivo, dunque, con tanto di rooftop bar sul tetto per aperitivi al tramonto. Il progetto è dell’architetto Giovannangelo De Angelis.
La società Floatel è come anticipato specializzata nella ristrutturazione dei fari per trasformarli anche in hotel: nel loro portfolio c’è per esempio il faro Punta Cumplida sull’isola canaria di La Palma e tra i progetti futuri compaiono il faro Spignon a Venezia, il faro di Cudillero e il faro Ribadesellas nelle Asturie. Tuttavia, questo a Ischia è il primo hotel italiano della Floatel e a raccontare com’è andata sono i fondatori Tim Wittenbecher e Marc Nagel:
“A sette anni dalla nostra prima visita qui e dopo un lungo e complesso progetto di restauro, rallentato dagli anni della pandemia, l’apertura di Faro Punta Imperatore ci riempie d’orgoglio. Oggi la nuova veste del Faro si traduce in un profondo rinnovamento delle facciate e degli infissi e nell’attenta preservazione della sua anima, tra i principali obiettivi che hanno orientato il lavoro del designer Marc Nagel, tradotto in una “mise” semplice e moderna che consente agli ospiti di vivere in pieno la storia dell’edificio“.
Fonte: Ansa e Fanpage