Iponatremia: di cosa è morta la donna che ha bevuto troppa acqua

Una donna in Indiana è morta per aver bevuto troppa acqua: è andata incontro a una forma di iperidrosi con iponatremia che ha provocato un edema cerebrale fatale

Iponatremia: di cosa è morta la donna che ha bevuto troppa acqua

Bere acqua fa bene. Ma quello che dobbiamo ricordarci è anche che bere troppa acqua fa male. A ricordarcelo è questa storia di cronaca che arriva dall’Indiana: qui una donna è morta per aver bevuto troppa acqua. In molti, infatti, non sanno che bere quantitativi eccessivi di acqua, soprattutto in breve tempo, causa una forma di iperidrosi con iponatremia (bassi livelli di sodio nel sangue) che può causare sintomi gravi fra cui anche l’edema cerebrale. Ed è stata proprio questa la causa della morte della donna.

Attenzione a bere troppa acqua: l’iponatremia può essere fatale

Medico laboratorio

La donna si chiamava Ashley Summers, aveva 35 anni ed è morta a causa dell’ingestione di troppa acqua. La donna si trovava insieme alla famiglia e stava passando una bella giornata insieme al lago Freeman, durante il weekend del 4 luglio. Durante l’ultimo giorno di viaggio, però, la donna ha cominciato ad accusare sintomi di disidratazione: si sentiva stordita e aveva mal di testa.

Così ha iniziato a bere, non riuscendo però a saziare la sete. Ha dunque bevuto 4 bottigliette di acqua da 500 ml ciascuna nel giro di venti minuti. Ma quei due litri di acqua bevuti in poco più di un quarto d’oro sono risultati fatali. Tornati a casa, infatti, la donna è collassata nel suo garage. Portata d’urgenza in ospedale, i medici non hanno avuto dubbi sulla diagnosi: la donna aveva sviluppato un edema cerebrale grave a causa di una forma di iperidrosi che aveva scatenato un’iponatremia.

La donna è morta poco dopo il ricovero: dal momento in cui è collassata, non ha più ripreso conoscenza. Devon Miller, il fratello, ha dichiarato che tutta la famiglia è sotto shock per l’accaduto e ha raccontato che la sorella sembrava non riuscire a smettere di bere acqua. Durante quell’ultimo giro in barca, ha bevuto quattro bottigliette d’acqua in venti minuti.

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L’iperidratazione, infatti, può causare una vera e propria intossicazione da acqua che causa iponatremia (la trovate indicata sia come iponatriemia che come iponatremia). Nota anche come iposodiemia, con questo termine si intende una diminuzione della concentrazione sierica di sodio al di sotto dei 136 mEq/L (quando si parla di elettroliti, anche minime variazioni rispetto ai range possono causare sintomi gravi).

Questo succede quando si ha un eccesso di acqua rispetto al soluto. Detto in altro modo: l’iponatriemia si sviluppa quando nel corpo c’è troppa acqua rispetto al contenuto totale di sodio. Esiste però anche una forma di pseudoiponatriemia nella quale i bassi livelli di sodio non sono collegati a uno squilibrio fra acqua e sodio, bensì all’eccesso nel sangue di sostanze come glucosio e lipidi.

In realtà esistono varie forme di iponatremia. Sono classificate, infatti, in base alla quantità di volume del liquido extracellulare. Senza scendere troppo in dettagli tecnici, possiamo avere:

  • iponatremia ipovolemica: si ha sodio basso e ipovolemia con riduzione del volume sanguigno (anche se predomina sempre l’iponatriemia). Si ha in caso di perdite extrarenali di liquidi, per esempio in caso di vomito prolungato e diarree gravi, ma anche in caso di danno renale o nell’uso di diuretici
  • iponatremia euvolemica: è la forma da diluizione nella quale il sodio totale e il volume del liquido extracellulare è normale, ma l’acqua corporea totale è eccessiva. Si ha in caso di polidipsia primaria, fra cui anche quella causata dall’ingestione di grandi quantità di acqua. Altre cause possono essere il morbo di Addison e l’ipotiroidismo
  • iponatremia ipervolemica: si ha aumento del sodio con aumento del volume corporeo di acqua totale, ma con maggior quantitativo di acqua corporea, da qui l’iponatriemia. Si ha in caso di scompenso cardiaco, cirrosi o sindrome nefrosica

Occhio poi all’iponatremia provocata da pazienti con emorragia cerebrale, commozione cerebrale, meningiti, encefaliti e tumori del sistema nervoso centrale. Ma quali sintomi provoca l’iponatriemia? In generale, come spesso accade con gli elettroliti, i sintomi da deficit di sodio riguardano soprattutto il sistema nervoso centrale:

  • confusione mentale
  • letargia
  • ipereccitabilità muscolare
  • iperreflessia
  • convulsioni
  • edema cerebrale
  • coma
  • morte

A proposito di iponatriemia: pare che anche la morte di Bruce Lee sia stata causata da una forma di edema cerebrale causata da una carenza di sodio. Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Clinical Kidney Journl, infatti, ha ipotizzato che Bruce Lee potesse avere una disfunzione renale che non gli permetteva di eliminare sufficiente acqua. Questo avrebbe causato una forma di iponatriemia con edema cerebrale e morte. Bruce Lee beveva molta acqua, ma il suo organismo non era in grado di eliminarla correttamente con le urine a causa della disfunzione renale, cosa che ha portato a una riduzione del sodio.