Dopo diversi casi di epatite colestatica segnalati nei giorni scorsi il Ministero della salute ha provveduto a richiamare dal mercato l’ integratore Curcumina Piperina.
Ad oggi si contano ben 11 casi di epatite colestatica e tutti sono legati all’uso del suddetto integratore il cui lotto di produzione è il numero 19B914, con data di scadenza fissata al 28 febbraio 2022 e prodotta dalla Frama Srl nello stabilimento di Noventa Padovana per Ni.Va.
Oltre alla confezione da 90 compresse della Curcumina Piperina, è stata richiamata dal mercato anche la curcumina Plus 95%, sempre con lotto 19B914 e la curcumina Plus 95% con lotto di produzione 18C590 e data di scadenza fissata al 31 marzo 2021.Tra le avvertenze del Ministero si legge: “Ritiro/richiamo dei lotti dei prodotti segnalati anche in caso di vendita online messa a disposizione di tutte le indicazioni utili sulle caratteristiche delle materie prime impiegate, i controlli a cui vengono sottoposte e le iniziative messe in atto per garantire la sicurezza dei prodotti immessi sul mercato”.
Si consiglia pertanto di sospendere l’assunzione di qualunque integratore a base di curcuma, in attesa che vengano concluse le indagini da parte dell’Istituto superiore di sanità per individuare con certezza la causa dei dieci casi di epatite colestatica acuta. In una nota il ministero della Salute, specifica che l’epatite colestatica non è infettiva, né contagiosa e che non è dovuta all’uso della curcumina in sè, in quanto questa non è pericolosa.
I casi sono dovuti in effetti a questi tipi di integratori che pare siano stati realizzati con una materia prima comune contaminata con sostanze epatotossiche.
Oltre agli integratori già segnalati e ritirati dal mercato, le indagini riguardano anche questi altri prodotti:
– Curcuma complex B.A.I. aromatici per conto di Vitamin shop
– Tumercur Sanandrea
– MOVART Scharper SpA stabilimento a Nichelino
– Curcuma Meriva 95% 520mg Piperina 5 mg Farmacia dr. Ragazzi, Malcontenta
– Curcuma “Buoni di natura” Colfiorito
[fonte: salute.gov]