In Inghilterra è stato messo a punto un robot guidato da un’intelligenza artificiale che individua le piante infestanti e le elimina in maniera selettiva. Un grande risultato che, se usato in maniera diffusa, potrebbe essere una svolta nell’agricoltura: usare meno pesticidi, senza peraltro dover ricorrere agli Ogm, è un obiettivo molto sentito dai coltivatori. Il robot è stato mostrato in una prova sul campo, a cui ha assistito il Guardian: in realtà si tratta di più robot coordinati da un’intelligenza artificiale. Tom, un robottino, percorre la coltivazione a passando al setaccio tutte le piante presenti e girando i dati a Wilma, l’AI che li analizza e li confronta con le proprie conoscenze individuando gli obiettivi. E fornendo una lista a Dick, il robot killer che completa il lavoro uccidendo le piantine infestanti con scariche da 8000 volt: la morte è istantanea, l’erbaccia è “cotta” senza scampo.
È un pezzo della quarta rivoluzione agricola, dicono entusiasti i creatori della Small Robot Company, perché mette insieme innovazioni tecnologiche quali i big data e l’automazione, con l’esigenza di aumentare la produzione senza aumentare l’impatto ambientale, anzi diminuendolo. Mentre Tom è già in commercio, e viene usato dagli agricoltori per monitorare le coltivazioni, il killer Dick è ancora un prototipo e sarà definitivamente messo a punto a ottobre. È provvisto di sistemi di sicurezza, per cui si spegne immediatamente quando incontra qualcosa che non riesce a riconoscere, e comunque il suo obiettivo non sono tutte le erbe: quelle innocue e quelle che apportano benefici al terreno vengono lasciate in campo.
[Fonte: Guardian]