Sta suscitando non poche polemiche il metodo disumano utilizzato per abbattere i polli negli USA a seguito dell’epidemia di influenza aviaria che sta attraversando il paese.
Finora negli Stati Uniti sono stati uccisi 38 milioni di uccelli per cercare di arginare l’espansione della malattia, ma i metodi usati per abbattere gli animali hanno fatto indignare attivisti e veterinari che ora chiedono che venga messo fine al metodo dell’asfissia usato nel 73% dei casi. Questo metodo consiste nell’uccidere gli animali bloccando il flusso d’aria nei capannoni e aumentando la temperatura a livelli letali.
Questo metodo non è consentito nell’Unione Europea, mentre negli Stati Uniti la stessa American Veterinary Medical Association (AVMA) elenca l’asfissia con riscaldamento aggiuntivo come metodo “consentito in circostanze limitate”.
Il problema è che, ora, questo metodo che dovrebbe essere riservato a circostanze eccezionali, è quello che viene maggiormente utilizzato: i tre quarti degli abbattimenti avviene con questo sistema.
Durante l’epidemia di influenza aviaria del 2015, quella che provocò l’uccisione di 50 milioni di uccelli d’allevamento negli Stati Uniti, gli animali vennero uccisi o tramite l’anidride carbonica o soffocati da una coltre di schiuma antincendio. Tuttavia adesso la maggior parte degli animali viene letteralmente “arrostita viva”.
Secondo un portavoce dell’USDA, questo cambiamento nelle tendenze è collegato al fatto che la schiuma non permette un efficace spopolamento, mentre per l’anidride carbonica mancano le forniture.
Ma attivisti e veterinari non ci stanno più e chiedono ora all’AVMA di riclassificare il metodo dell’asfissia come “non raccomandato”. Ma in UE e nel Regno Unito come si procede in questi casi? Si utilizza o l’anidride carbonica o una schiuma con azoto aggiunto in quanto in questo modo gli animali perdono prima i sensi prima di essere uccisi. Tuttavia pare che in Francia alcuni allevatori hanno ottenuto un permesso di emergenza per usare il metodo dell’asfissia.