Influenza aviaria, l’Ecuador segnala la prima infezione umana: colpita una bambina di 9 anni

L'Ecuador ha segnalato il primo caso di influenza aviaria nell'uomo: si tratta di una bambina di soli 9 anni.

Influenza aviaria, l’Ecuador segnala la prima infezione umana: colpita una bambina di 9 anni

Il particolare caso dell’Ecuador potrebbe essere preso in esame per la rapidità con cui la situazione è irrimediabilmente precipitata: eh sì, perché se fa il Paese sudamericano introduceva lo stato emergenza sanitaria appena un mesetto fa, dopo aver individuato i primissimi casi di influenza aviaria presso un allevamento di pollame, a oggi le autorità sanitarie locali hanno tristemente confermato il primo caso di trasmissione all’uomo. La sfortunata vittima, stando a quanto riportato dal Ministero della Salute, è una bambina di soli 9 anni della provincia centrale di Bolivar, dove il personale medico ha conseguentemente intensificato gli sforzi di monitoraggio del morbo – tanto negli animali quanto negli esseri umani.

Influenza aviaria in Ecuador: un peggioramento repentino

polli

Come accennato ciò che ha particolarmente preoccupato le autorità locali è il repentino peggioramento del quadro sanitario: la presenza dell’influenza aviaria sul territorio nazionale fu rilevata durante i primi giorni di dicembre presso un allevamento di pollame, e il personale veterinario locale è immediatamente intervenuto per designare quanto prima le opportune misure di quarantena e procedere con l’abbattimento dei capi infetti.

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Dati alla mano, pare tuttavia evidente che il morbo fosse già riuscito da tempo a fare breccia presso le attività avicole (e non solo) del Paese – tanto che lo stesso governo, poco dopo aver introdotto lo stato di emergenza sanitaria, ha ammesso di non potere garantire la sicurezza del consumo di uova e di carne di pollo.

Un pasticcio annunciato, se consideriamo i numeri che provengono dai relativamente vicini Stati Uniti e il fatto che il Paese sudamericano è una meta tradizionale degli uccelli migratori, responsabili della diffusione del virus. La situazione è dunque precipitata fino ad arrivare, come accennato, al contagio degli esseri umani: “Si presume che l’infezione sia avvenuta attraverso il contatto diretto con uccelli portatori del virus” hanno commentato le autorità sanitarie in riferimento alla sopracitata bambina di 9 anni. “Finora non sono stati segnalati altri casi nell’uomo”.

Al momento non ci sono rapporti circa le condizioni della bimba: vi ricordiamo, tuttavia, che i casi di influenza aviaria negli esseri umani possono variare da infezioni delle vie respiratorie superiori asintomatiche o lievi fino a polmonite grave, sindrome da distress respiratorio acuto, condizione di shock e, nei casi peggiori, perfino morte.

Vi ricordiamo, infine, che quello ecuadoriano non è affatto l’unico caso di positività nell’uomo riscontrato fino a ora: un paio di mesi fa, infatti, in Spagna venne segnalato il contagio di due ragazzi di 18 e 27 anni.