Influenza aviaria: infettati per la prima volta un delfino e una focena

In Florida l'epidemia di influenza aviaria ha colpito anche un delfino: è il primo caso documentato nei cetacei.

Influenza aviaria: infettati per la prima volta un delfino e una focena

Andiamo negli Stati Uniti, più precisamente in Florida: qui l’epidemia di influenza aviaria ha colpito anche un delfino. Si tratta della prima segnalazione ufficiale della presenza di questa malattia nei cetacei.

Dopo aver colpito anche le aquile calve, ora il virus dell’influenza aviaria è stato trovato anche nei delfini.

Il New York Times ha spiegato che un delfino tursiope che era stato trovato morto in un canale della Florida la scorsa primavera, è risultato positivo per un ceppo molto virulento di influenza aviaria. Si tratterebbe del primo caso documentato nei cetacei.

florida

Richard Webby, virologo del St. Jude Children’s Researche Hospital di Menfi, ha spiegato che è troppo presto per stabilire con quale frequenza il virus infetti i cetacei. Essendo però già stati trovati due specie diverse di delfini con positività al virus dell’influenza aviaria, in due continenti diversi, ecco che è probabile che in circolazione ci siano altri casi. Il problema è che le attività di sorveglianza mondiali non bastano per riuscire a scoprire tutte le eventuali positività.

Gli esperti, però, continuano a ribadire che il rischio per l’uomo è basso. Negli Stati Uniti la variante del virus che sta circolando finora ha provocato un unico caso di infezione dell’uomo: si trattava di una persona che aveva avuto contatti con il pollame.

La paura, però, è quella che il virus possa diffondersi a nuove specie, mettendo sempre più a rischio la fauna selvatica e dandogli la possibilità di adattarsi a nuovi mammiferi ospiti, mutando nel contempo.

Tornando al delfino della Florida, si trattava di un giovane maschio che era stato trovato morto lo scorso marzo in un canale della contea di Dixie. Secondo i residenti, il delfino era rimasto intrappolato fra le palafitte esistenti fra un molo e una diga. I soccorritori avevano provato ad aiutarlo, ma quando erano arrivati sul posto era già morto.

Così le autorità hanno prelevato diversi campioni e li hanno conservati fino a quando non hanno potuto esaminarli. Una volta arrivati gli esiti, ecco è stata rilevata un’infiammazione nel cervello causata proprio dal virus dell’influenza aviaria. Un po’ come succede anche con il Coronavirus, però, ancora non si sa se il delfino sia morto “per influenza aviaria” o “con influenza aviaria”. E non si sa neanche come abbia contratto il virus e se ci sia possibilità di trasmissione da un delfino all’altro.