Non pensavate mica che l’epidemia di influenza aviaria fosse terminata, vero? Perché il Brasile ha di nuovo dichiarato lo stato di emergenza, con provvedimenti e restrizioni che rimarranno in vigore per almeno 180 giorni. A dare l’annuncio è stato lo stesso Ministero dell’Agricoltura che ha parlato della necessità di combattere una nuova ondata del virus H5N1.
L’influenza aviaria torna ad alzare la testa in Brasile
Il fatto è che in Brasile sono stati recentemente accertati diversi casi di influenza aviaria da virus H5N1 fra gli uccelli selvatici. Per evitare che l’infezione raggiunga di nuovo gli allevamenti avicoli o che si creino ulteriori pericoli per la salute umana e per la fauna selvatica, ecco che si è deciso di dichiarare nuovamente lo stato di emergenza sanitaria.
Secondo l’Associazione brasiliana delle proteine animali, una situazione del genere era già stata “prevista e ampiamente discussa”. In Brasile, da quando l’influenza aviaria ha fatto capolino nel paese lo scorso anno, sono migliaia e migliaia di uccelli, fra pollame d’allevamento (polli e anatre soprattutto) e uccelli selvatici.
Il fatto è che il Brasile è il primo esportatore mondiale di pollame, detenendo una quota di mercato del 35%. È dunque impertivo che il virus non dilaghi fra gli allevamenti. Da qui la necessità di dichiarare nuovamente lo stato di emergenza. Ok, forse allentare le restrizioni è stato un po’ prematuro, ma anche la Francia ha fatto lo stesso, salvo poi rimetterle in vigore in fretta e furia poche settimane dopo averle tolte a causa dei nuovi casi. A quanto pare la pandemia da Covid-19 non ci ha insegnato nulla sulla gestione delle epidemie sul medio e lungo periodo.
Comunque sia, in Brasile cinque casi di infezione da virus H5N1 sono stati registrati nella zona sud-orientale del paese, in uccelli selvatici della specie Thalasseus acuflavidus o beccapesci. In particolare uno di questi uccelli è stato trovato nella città di Vitoria, nella zona di Espirito Santo, proprio la stessa in cui era stato segnalato un caso di influenza aviaria in un uomo, un 61enne.
Proprio negli ultimi giorni, poi, sono stati segnalati altri tre casi, facendo così salire il totale dei nuovi casi a 8. Per evitare che il virus si diffonda, ecco che il Brasile ha implementato diverse misure di sicurezza:
- esteso a tutto il paese il divieto di fiere, concorsi ed esposizioni di pollame
- richiesto l’isolamento degli uccelli e maggiori controlli nei luoghi di produzione
- rinforzate le linee guida per evitare la diffusione del virus H5N1 fra esseri umani