Influenza aviaria, il virus sta decimando gli uccelli marini nel Regno Unito

L'influenza aviaria sta decimando alcune tra le più importanti colonie di uccelli marini situate nel Regno Unito.

Influenza aviaria, il virus sta decimando gli uccelli marini nel Regno Unito

Bass Rock in Scozia, Isole farne, la costa del Norfolk: si tratta dei luoghi che ospitano alcune delle più importanti colonie di uccelli marini nel Regno Unito, e che di fatto stanno venendo decimate dall’imperversare dell’influenza aviaria. È importante sottolineare che, stando alle stime degli esperti, non si ritiene che il morbo rappresenti una minaccia immediata per la sopravvivenza delle specie in questione, ma rimane comunque angosciante vedere le colonie sopracitate, tradizionalmente traboccanti di animali, siano pressoché deserte o disseminate di cadaveri.

gabbiano

I rapporti più recenti tracciano l’origine del focolaio alla Scozia, ma ormai il virus si è diffuso fino alle pendici meridionali dell’Inghilterra: nel caso degli uccelli marini il rischio è che lo stress causato in primis dai cambiamenti climatici, che hanno a loro volta determinato una carenza di pesce e introdotto alcune specie invasive, vada a sommarsi all’imperversare dell’influenza aviaria decimandone in modo ingente le popolazioni: l’appello della Royal Society for the Protection of Birds (RSPB), in questo contesto, è quello di sviluppare quanto prima un piano di risposta per coordinare sorveglianza e test del caso, smaltendo nel frattempo i numerosi cadaveri nell’ambito della biosicurezza.

È importante sottolineare, però, che il parere degli esperti rimane cautamente ottimista: “Tutti gli uccelli marini hanno qualche tipo di influenza ad un certo punto della loro vita, e non è così raro” ha spiegato a tal proposito il dottor Alex Bond, esperto di uccelli marini. “Questo focolaio è diventato notevole a causa della sua ampia diffusione geografica e della significativa mortalità dei pulcini. Non sono solo gli uccelli marini a essere colpiti, ma anche gli uccelli acquatici, i trampolieri e altri uccelli che vivono in stretta vicinanza l’uno all’altro”. Gli uccelli marini hanno dimostrato in passato di essere in grado di riprendersi da gravi cali di popolazione. “Anche se il numero di uccelli nelle colonie è in calo, non siamo a un punto in cui avrà un effetto significativo sulle popolazioni” ha spiegato il Dr Bond. L’aviaria non è esclusiva di queste parti del mondo: recentemente la Francia ha rimosso le restrizioni nei propri allevamenti, mentre in Guinea sono stati abbattuti 200 mila polli.