In Sardegna è comparsa una nuova variante della lingua blu

La Sardegna si trova a dovere fare i conti con un nuovo sierotipo di lingua blu, individuato nel nord della Regione.

In Sardegna è comparsa una nuova variante della lingua blu

La Sardegna è alle prese con una nuova variante della lingua blu, il sierotipo 8, al momento individuata dalle autorità sanitarie nei territori più settentrionali del territorio regionale. Stando a quanto lasciato trapelare dalla comunità veterinaria locale, tale nuova variante potrebbe essere arrivata in Sardegna dal sud est francese e dalla Corsica, con i primi focolai che come accennato sono stati riscontrati a Palau, Ittiri e Romana.

Numeri alla mano, secondo i dati forniti dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna, si contano complessivamente 79 focolai attivi sul tutta l’isola, con altri 65 al momento ritenuti sospetti e dunque in attesa di conferma. È per di più bene notare che il sierotipo 8 era in realtà già stato identificato nei casi di lingua blu risalenti all’ormai lontano 2008; ma che la variante attuale, secondo le prime analisi da parte dei laboratori, sembrerebbe un sierotipo modificato.

Continua l’incubo lingua blu in Sardegna

pecore

La Regione Sardegna, stando a quanto riportato dall’ANSA, avrebbe già dato disposizioni all’Istituto zooprofilattico di procedere con l’acquisto dei vaccini; mentre l’Unità di crisi locale si sarebbe già riunita a Olbia per confrontarsi sulla diffusione del nuovo sierotipo 8 di lingua blu.

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“I nostri servizi sono al lavoro per dare seguito al provvedimento regionale diffuso proprio ieri che intensifica le azioni di sorveglianza e che è mirato a verificare la diffusione del virus” ha spiegato il direttore del Dipartimento di Prevenzione Area Veterinaria zona Nord, Francesco Sgarangella. “Ci sarà anche una regolamentazione della movimentazione dei capi che potrà avvenire soltanto in seguito a visite cliniche, all’utilizzo di prodotti insetto-repellenti e ad esami specifici”.

Le autorità sanitarie, nel frattempo, hanno raccomandato agli allevatori di utilizzare prodotti insetto-repellenti per proteggere gli animali – è bene ricordare, infatti, che la diffusione della lingua blu è imputabile agli insetti vettori – e di continuare a osservare le norme di igiene zootecnica.

“Sarebbe necessario attivare un progetto integrato di lotta agli insetti vettori sia in forma larvale che adulta” ha aggiunto a tal proposito Santangela. “Servirebbe un tavolo straordinario per mettere insieme enti pubblici, province, agenzie regionali, consorzi di bonifica e privati ed elaborare un piano rispettoso dei principi di One Health sulla salute dell’uomo, dell’animale e dell’ambiente, che ci permetta di contrastare per tempo i virus che al momento siamo costretti ad inseguire”.

A muoversi sullo sfondo, furtiva e al contempo ben manifesta, è l’azione degli eventi climatici. “La proliferazione dell’insetto vettore è stata favorita dalle condizioni meteo climatiche” ha concluso Santangela “come avevamo preventivato già alcune settimane fa informando gli allevatori attraverso il sistema Sms Alert e invitandoli ad adottare misure di profilassi diretta nei confronti degli insetti vettori”.