Iniziativa al cardiopalma (letteralmente) per quanto riguarda Kraken Rum: ha organizzato un bar horror per Halloween dove i clienti pagheranno in base ai loro battiti cardiaci. Grazie a un cardiofrequenzimetro da indossare prima dell’ingresso, più saranno alti i battiti cardiaci, più i clienti pagheranno.
Direte voi: che problema c’è? Basta stare tranquilli ed è fatta, no? Beh, non proprio: considerate che è un evento di Halloween, dunque organizzato appositamente per spaventare i clienti. E che è stato organizzato nelle Catacombe di Clerkenwell a Londra, dunque non un posticino esattamente rassicurante.
In questo bar, vietato avere paura
Se vi piacciono le esperienze estreme del genere, l’horror bar di Kraken Rum è perfetto per un Halloween diverso dal solito. Prima di tutto date e location: l’evento si svolgerà dal 26 al 28 ottobre presso le Catacombe di Clerkenwell, al 2 Sans Walk di Londra. All’ingresso i visitatori riceveranno un cardiofrequenzimetro che dovranno obbligatoriamente indossare (il cardiofrequenzimetro è incluso nel prezzo del biglietto di ingresso, di 10 sterline, prezzo che include anche un cocktail).
Più il cuore batterà veloce, più sterline il cliente pagherà per bere. L’esperienza vuole dunque testare la resilienza degli ospiti alla paura. Il nome di questa esperienza, fra l’altro, è Screamfest VII: Shock Exchange ed è stata sviluppata con la collaborazione di The Recreational Fear Lab. Quindi si tratta di un progetto serio: è stato scientificamente progettato per aumentare la frequenza cardiaca.
Dunque se già le normali Escape Room dal vivo vi fanno paura, siete avvisati: qui si fa sul serio. Una volta indossato il cardiofrequenzimetro, infatti, i clienti entreranno nelle atmosfere cupe e non certo rilassanti del bar The Beast dove potranno mettere alla prova i loro nervi saldi.
Coloro che riusciranno a mantenere la calma, vedranno ricompensato il loro coraggio: una frequenza cardiaca bassa vuol dire pagare di meno, mentre coloro che si lasceranno sopraffare dalla paura, vedranno aumentare i costi dei loro drink. Fra l’altro in maniera incrementale all’aumento dei battiti cardiaci.
L’idea è assai carina, ma a questo punto sorge un dubbio: bere alcolici, aumenta progressivamente la frequenza cardiaca, esiste infatti una sorta di “tachicardia da alcol”. Dunque vinceranno la sfida gli astemi? Perché a questo punto, più bevi per farti coraggio e peggio è dal punto di vista della frequenza cardiaca (e del portafoglio).
Comunque sia, tal esperienza potrà essere sperimentata anche nei bar di Glasgow, Birmingham e Leeds grazie ai visori VR. In questo caso gli avventori non andranno fisicamente nel bar, ma potranno partecipare all’esperienza in maniera virtuale. Una volta toltisi poi visori e cardiofrequenzimetro, potranno vedere effettivamente se il loro cuore li ha traditi e quale prezzo pagheranno per quanto bevuto in serata.
[Crediti Foto | Daejn., CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons]