L’annuncio campeggia sul Smartraveler, il sito di consigli di viaggio del governo australiano: il governo del Laos avrebbe proibito la vendita e il consumo delle bevande Tiger vodka e Tiger whisky per il sospetto che “questi prodotti possano rappresentare un rischio per la salute”. A muovere la scelta delle autorità sarebbe stata la morte di sei turisti per sospetto avvelenamento da metanolo.
Le vittime – due adolescenti australiane, due cittadini danesi, un americano e un britannico – avrebbero perso la vita mentre erano in vacanza a Vang Vieng, un popolare punto di ritrovo per i backpacker.
L’allerta del governo australiano e la risposta del Laos
Stando a quanto riportato dai colleghi del The Guardian le forze dell’ordine locali avrebbero arrestato il direttore di un ostello e sette membri del suo staff. L’uomo, secondo quanto ricostruito, aveva regalato dei bicchierini di Lao Vodka a circa un centinaio di ospiti, tra cui le due adolescenti che hanno poi perso la vita.
Il gestore dell’ostello ha dichiarato nessun altro ospite ha avuto problemi di salute, e che le due di cui sopra erano uscite con il calare della sera. Interrogato dai media locali e internazionali, l’uomo ha negato che gli alcolici venduti dal suo bar fossero contaminati. L’appello del governo australiano, però, non è un caso solitario.
Le autorità governative del Regno Unito hanno diramato un comunicato in cui invitavano i turisti a consumare alcolici solo se provenienti da negozi o attività autorizzate, e di prestare particolare attenzione quando “le bevande vengono offerte, in particolare gratuitamente”.
L’occasione è matura per ricordarvi che il metanolo, o alcol metilico, è un liquido incolore e inodore che viene comunemente usato come carburante o solvente per vernici. Si tratta di un composto altamente tossico, in grado di indurre la depressione del sistema nervoso, di provocare danni al nervo ottico e alla retina e, com’è ovvio, di portare alla morte; che talvolta viene aggiunto ai liquori o ad altre bevande alcoliche da sofisticatori senza scrupoli.
Il governo del Laos ha promesso di “consegnare i responsabili alla giustizia” e ha espresso “sincera solidarietà e le più sentite condoglianze” alle famiglie delle vittime. È tuttavia bene sottolineare come le informazioni condivise sulla natura delle indagini siano davvero poche; mentre i media locali, non liberi di operare in maniera indipendente, hanno prodotto pochi resoconti sul caso.