È analcolico, ma dagli effetti non sembra: ha senso il nuovo liquore inglese?

Sentia è un liquore analcolico apparentemente in grado di simulare gli effetti dell'ebbrezza: sarà venduto in bottiglie da 50 cl al prezzo di 35 euro.

È analcolico, ma dagli effetti non sembra: ha senso il nuovo liquore inglese?

La lingua più sciolta, la curiosa convinzione di essere più simpatici, il coraggio per osare quella parola in più – l’ebrezza dell’ebbrezza, in altre parole, ma senza la spiacevole parte del giorno dopo. O, sapete un po’ com’è, senza introdurre un qualcosa di sostanzialmente dannoso – ma comunque ampiamente accettato, che è inutile negare che viviamo in una società che tollera con ruffiana leggerezza l’alzare il gomito – nel proprio corpo. Dall’altra parte della Manica, e in quel di Londra per essere più precisi, è nato Sentia: un liquore analcolico in grado di simulare l’ebbrezza eliminando il rischio di una sbronza.

La ricetta di Sesentiantia è, come probabilmente avrete già potuto intuire, coperta dal segreto aziendale; ma stando a quanto lasciato trapelare da Gaba Labs – questo il nome della ditta produttrice – si tratterebbe di una bevanda a base di estratti botanici e naturali e “arricchita” di un attivatore di neurotrasmettitori apparentemente in grado di simulare gli effetti dell’ubriachezza. Solo, per l’appunto, senza davvero ubriacare.

L’ebrezza dell’ebbrezza: il caso Sentia

alcolici

È più che eloquente, rimanendo in questo contesto, il claim dell’azienda produttrice: “Tutto ciò che vogliamo dall’alcol, senza alcol”. Difficile spiegarsi meglio: Sentia pare offrire quella invidiabile capacità di fare da collante sociale – o di coraggio liquido, a onore del vero – che potrebbe rendere il consumo di alcolici tanto attraente e allo stesso tempo il vantaggio di non dover consumare nemmeno una goccia di alcol.

Siamo certi che il vino dealcolato sia salutare? Siamo certi che il vino dealcolato sia salutare?

Un connubio che, al di là della sua innegabile potenzialità, vuole evidentemente intercettare con piena precisione una tendenza che vede, in particolare per quanto concerne le fasce più giovani della popolazione, una consapevolezza sempre più nitida degli effetti negativi dell’alcol e il conseguente ridimensionamento dei consumi. Sentia, come accennato nelle righe precedenti, si pone un po’ come il compromesso felice tra salubrità e divertimento.

Sentia, è bene notarlo, è di fatto la prima alternativa all’alcol al mondo a essere classifica come integratore alimentare: i suoi principi attivi, come anticipato in apertura di articolo, vanno ad agiare su di un neurotrasmettitore – il Gaba, o acido gamma-amminobutirrico – in grado di regolare tutti gli altri principali sistemi del corpo umano, evidentemente emulando l’ebbrezza alcolica.

Stando ai primi test, gli effetti di cui sopra dovrebbero entrare in gioco a cinque o dieci minuti dal consumo, e perdurare fino a 45 o 50 minuti. È bene ricordare che Sentia è in primis un liquore, e promette, da un punto di vista prettamente organolettico, una certa complessità e raffinatezza: staremo a vedere come se la caverà – tanto con la logica del mercato quanto con la potenziale diffidenza da parte del suo settore di riferimento.