In Inghilterra gli scrittori del food chiedono agli influencer di essere più onesti

Quell'entusiasmo continuo a ogni morso di panino, a ogni forchettata di pasta, a ogni sorso di vino: in Inghilterra c'è chi lancia un appello ai content creator perché cerchino di essere più obiettivi.

In Inghilterra gli scrittori del food chiedono agli influencer di essere più onesti

Buonissimo, buonissimissimo, buonerrimo. È tutto così il nostro feed social, un continuo susseguirsi di recensioni di ristoranti e locali entusiaste. Quindi sì, gli influencer hanno una certa tendenza all’esagerazione nei loro giudizi. Se tutto è buonissimissimo, dal sushi all you can eat al ristorante stellato, allora è probabile che nulla lo sia. 

Certo, stiamo generalizzando, ma il problema dell’abuso di superlativi e della mancanza di oggettività (spesso perché frutto di una collaborazione a pagamento, non sempre dichiarata all’utente) è un problema dei nostri tempi, soprattutto considerato il grande successo che alcuni di questi influencer hanno, nel mondo della ristorazione come altrove. Non è solo un problema italiano, naturalmente: anche altrove i giudizi gastronomici sono in larga parte in mano a food influencer, che non sempre fanno buon uso del loro potere.

La reazione della Guild of Food Writers

Sul tema, in Inghilterra, si è appena espressa la Guild of Food Writers, l’associazione che dal 1984 rappresenta coloro che scrivono di ristorazione, che ha appena chiesto ufficialmente ai content creator di cercare di essere “più onesti” nelle recensioni di cibo che pubblicano online.

Chetna Makan, vicepresidente del GFW, ha precisato come molti di questi contenuti siano esagerati, e ha rincarato la dose sostenendo che spesso dietro non c’è la conoscenza e la competenza necessarie per esprimerli, almeno non quella di un critico gastronomico tradizionale.

Certo, la regola dovrebbe essere sempre quella di guardare al singolo: è sbagliato e approssimativo tacciare un’intera categoria di mancanza di competenza. Però è vero che, dando uno sguardo globale, i social sono strapieni di giudizi sorridenti e di smorfie di godimento a ogni morso di panino, a ogni forchettata di spaghetti, a ogni sorso di vino. Ecco, smettiamola, e magari iniziamo ad entusiasmarci solo per quello che davvero merita il nostro entusiasmo: davvero non se ne può più, e la cosa incredibile e che non inizino ad accorgersene anche gli utenti.