C’è chi ancora deve riprendersi dalle tante sorprese della più recente edizione italiana e chi, invece, è sempre pronto a seguire il vessillo della Rossa durante il suo lungo – ma gustoso – pellegrinaggio in giro per il mondo. La Guida Michelin approda per la prima volta in Argentina, o più precisamente nelle città di Buenos Aires e Mendoza: un esordio con la “E” maiuscola che ha inscritto tra le pagine della Guida un totale di 71 locali (di cui 52 nella capitale), compreso un ristorante che si è immediatamente aggiudicato le stelle gemelle e altri sei che, invece, hanno avuto l’onore di cucire sulla propria divisa la loro prima, storica stella.
Non mancano poi, come di consueto, le Stelle Verdi riservate a quei ristoranti che hanno saputo distinguersi per un approccio particolarmente sostenibile (sette in tutto; di cui quattro a Buenos Aires e tre a Mendoza); e i Bib Gourmand, ossia i locali che brillano per un ottimo rapporto tra la qualità e il prezzo (di nuovo sette in tutto; ma questa volta tutti nella capitale). Ma bando alle ciance, e diamo un’occhiata all’esordio dell’Argentina tra le pagine della Guida Michelin!
La Guida Michelin arriva in Argentina: tutti i ristoranti stellati
Primo protagonista di questa prima edizione biancoazzurra della Guida Michelin è naturalmente l’Aramburu di Buenos Aires, l’unico in Argentina a potere vantare le due stelle. A tenere il timone della cucina è chef Gonzalo Aramburu, che ha conquistato gli ispettori della Rossa con una cucina “fantasiosa, altamente tecnica e matura che mette sempre in risalto i migliori ingredienti stagionali locali”.
Forte di una originalità dirompente, la filosofia gastronomica di chef Aramburu si declina in una successione di portate (tra le sedici e le diciotto!) da assaporare senza fretta, che puntano a fare conoscere al cliente tutta la portata e la varietà dei generosi prodotti argentini.
Sono invece sei, come accennato in apertura di articolo, i ristoranti che hanno ricevuto la prima stella, di cui quattro a Mendoza: si tratta dell’Azafran, che brilla per la sua rete di confidenza con i piccoli produttori locali; del Brindillas, distintosi per un menu degustazione che ben rappresenta i sapori del posto; del Casa Vigil, ristorante circondato da vigneti che prende ispirazione dalla Divina Commedia; e di Zonda Cocina de Paisaje, situato all’interno della cantina Lagarde e premiato anche con una Stella Verde. Due gli stellati di Buenos Aires: il Don Julio, vera e propria istituzione della carne alla griglia; e il Trescha, casa di chef Tomás Treschanski dove la parola d’ordine è “esclusività”.
Di seguito, infine, la lista delle Stelle Verdi:
- Anchoíta, Buenos Aires
- Casa Vigil, Mendoza
- Crizia, Buenos Aires
- Don Julio, Buenos Aires
- El Preferido de Palermo, Buenos Aires
- Riccitelli Bistró, Mendoza
- Zonda Cocina de Paisaje, Mendoza
E dei Bib Gourmand: