Imperia: l’acqua è razionata per i comuni, ma non per i ministri tedeschi in vacanza

Karl Lauterbach, ministro tedesco della Salute, era in vacanza in provincia di Imperia, dove la crisi idrica aveva imposto il razionamento dell'acqua.

Imperia: l’acqua è razionata per i comuni, ma non per i ministri tedeschi in vacanza

Quella di Dolcedo, ameno comune con poco più di un migliaio di abitanti incastonato nella provincia di Imperia, è una storia di siccità, di pubbliche relazioni, di corsie preferenziali e di dovute promesse. Partiamo, come di consueto, dal principio – di acqua da queste parti, complici le alte temperature e la lunga stagione siccitosa, non ce n’è abbastanza per tutti, e pertanto va razionata. Una regola necessaria e dura e amara a cui altri comuni del circondario – quelli di Vasia e Chiusavecchia – avevano sperato di trovare una tregua chiedendo al prefetto di Imperia l’invio di autobotti. Richiesta respinta: lavatevi con i croissant, o qualcosa del genere.

L’altro protagonista di questa vicenda è Karl Lauterbach, membro del Partito Socialdemocratico tedesco e ministro della Salute, che un mesetto fa circa si attirò l’antipatia dei patriottici di tutto il nostro caro e vecchio Stivale commentando così l’ondata di caldo che attanagliava l’Italia: “Se le cose continuano così, queste destinazioni turistiche non avranno futuro. Usate le chiese come celle frigorifere, per offrire protezione”.

Non c’è acqua per tutti, ma per qualcuno sì

acqua siccità

Alle (infelici e forse ciniche, ma non per questo errate) dichiarazioni del ministro aveva replicato anche la stessa Daniela Santanché, ministro del turismo, ma non siamo qui per agitare vecchie (e francamente dimenticabili) braci di polemica. Quel che interessa a noi è compiere un salto temporale in avanti, fino ai giorni nostri: Lauterbach si concede una vacanza proprio in quel di Dolcedo, comune che come abbiamo accennato in apertura di articolo si è trovato a patire particolarmente la morsa della crisi idrica, con tanto di razionamenti dell’acqua.

Il prefetto di Imperia, Valerio Massimo Romeo, firma una lettera con data 10 agosto in cui afferma che la prefettura, nonostante la carenza di acqua, abbia ritenuto opportuno concedere in via del tutto eccezionale l’invio di autocisterne dei vigili del fuoco presso il comune in questione.

È bene notare che l’acqua in questione non avrebbe dovuto essere potabile, ma l’azienda di servizi Rivieracqua ha invece portato acqua potabile con il sostegno di tre rifornimenti dei vigili del fuoco. L’oro blu viene dunque riversato nell’acquedotto che serve Dolcedo, dove di fatto si trova la residenza di amici che hanno ospitato il ministro Lauterbach.

Gli abitanti dei comuni vicini, che non possono cucinare o fare la doccia, continuano nel frattempo a rimanere a secco – c’è l’emergenza idrica, ricordate? Ma che volete fare, gli ingordi e gli ingrati? Claudio Scajola, sindaco di Imperia, ha commentato così la vicenda: “Che figura avrebbe fatto il nostro Paese, altrimenti?”. Probabilmente una migliore, ecco.