Andiamo ad Imperia dove è stato chiuso lo Zà Records & Coffee a causa di assembramenti e mancato uso della mascherina da parte di alcuni clienti. Tutto è accaduto lunedì sera intorno alle ore 22.
Il bar aveva organizzato un evento live con una cover band dei Beatles e Rolling Stones. Tuttavia, alle 22, sono arrivati Vigili, Polizia e Carabinieri: hanno fatto subito fermare la musica, contestando ad Alberto Zambruno, proprietario del locale, diversi fatti:
- alto volume della musica
- mancato uso delle mascherine da parte di alcuni clienti
- assembramenti lungo la via pedonale davanti al locale
Tuttavia non si è trattato di un controllo di routine, bensì di un controllo frutto di una segnalazione mirata: alla Polizia municipale, infatti, è arrivata una chiamata con tanto di richiesta di intervento (si dice che nella via abiti un rappresentante delle forze dell’ordine).
Così la Polizia Municipale ha provveduto a registrare le contestazioni e le violazioni delle norme anti diffusione Coronavirus. E nella serata di ieri a Zambruno è arrivata la sanzione: cinque giorni di chiusura del locale e multa di 280 euro se pagata entro 30 giorni.
Però Alberto Zambruno non ci sta e ha voluto dire la sua. Questo era il primo concerto live dopo il lockdown: per evitare affollamenti, non ha neanche creato l’evento sui social per limitare gli accessi. Ha anche chiamato una band stabilendo un repertorio tale da durare massimo un’ora e mezza e alle 22.30 avrebbero concluso la serata. Ha chiesto il permesso alla Siae e ha pure affisso un cartello dove spiegava che non avrebbe servito da bere a chi non aveva la mascherina.
Inoltre sulla pagina Facebook del locale ha anche pubblicato un post dove specificava ulteriormente di ricordarsi di portare la mascherina e che questa era obbligatoria anche all’esterno (come da recenti disposizioni soprattutto nei luoghi della movida), sia nel dehor che sulla strada visto che è stretta.
Nonostante tutte le precauzioni, però, la segnalazione con relative sanzioni è arrivata lo stesso. Zambruno ha spiegato che la musica era tranquilla e che si parlava di una sessantina di persone, di cui molti stavano in piedi fuori ad ascoltare la musica (il gruppo era stato posizionato all’esterno). Il gestore spiega che per lui è difficile stabilire se tutti i clienti intervenuti abbiano sempre portato correttamente la mascherina e se le distanze fossero state mantenute per tutta la sera.