È tempo di mettere ordine in casa Illy – anche se alle pulizie di primavera, a dire il vero, manca ancora una bella manciata di mesi. L’ordine del giorno al tavolo da pranzo (dubitiamo che le scelte in questione siano state prese tra una scarpetta al pomodoro e un “passami il sale”, ma l’immagine ci piace troppo) riguardava la divisione delle imprese di famiglia: da una parte i marchi del Polo del Gusto, dall’altra quanto concerne il business del caffè.
Nelle ultime puntate, risalenti ormai allo scorso anno, Francesco Illy uscì dalla holding di famiglia acquisendo contestualmente i vini Mastrojanni: i più recenti aggiornamenti, invece, vedono Riccardo assicurarsi il controllo del Polo del Gusto, mentre i fratelli Anna e Andrea avranno in capo la maggioranza assoluta del ramo controllante la Illycaffè.
Illy e la scissione delle holding di famiglia: tutti i dettagli
La decisione di scindere in questa maniera le holding di proprietà del gruppo è stata presa durante le assemblee straordinarie tenutesi nella giornata di martedì 3 ottobre; e sulla riga della sopracitata uscita di Francesco Illy dagli “affari di famiglia” pare essere destinata a specializzare in maniera ulteriore i rami famigliari.
Cerchiamo dunque di mettere un po’ di ordine e di fare luce sui dettagli, partendo proprio dal caso di Riccardo Illy che, come anticipato in apertura di articolo, si troverà a controllare i marchi del Polo del Gusto. Numeri alla mano, Riccardo si troverà di fatto a controllare il 95% del complessivo tramite la holding Exgi. Il restante cinque per cento, invece, è stato diviso in parti uguali tra il Gruppo Illy e la famiglia Ponti.
I fratelli Anna e Andrea, invece, andranno a controllare l’80,5% della Raa Spa, la finanziaria che già ha rilevato la quota di Francesco Illy e che, per l’appunto, controlla il Gruppo Illy. In questo caso la quota rimanente – pari al 19,5% – andrà a fare capo a Daria Illy, la figlia di Riccardo. È per di più bene notare che Anna e Andrea controlleranno inoltre, rispettivamente, la Sunshine Srl e la Finilly Srl, risultanti dalla scissione della Gruppo Illy, che deterranno entrambe circa il 5% della illycaffè. Ultimo cavillo: il Gruppo continuerà a controllare una quota di circa il 70% della illycaffè, di cui il fondo Rhône Capital rimarrà socio al 20%.
“La finalità dell’operazione” hanno dichiarato Anna, Andrea e Riccardo Illy “è quella di creare maggiore valore economico e prospettive di lungo termine per tutti gli stakeholder attraverso la specializzazione dei mestieri e la semplificazione delle compagini azionarie, salvaguardando i rapporti armoniosi tra i diversi rami”.