La birra allo stadio è rito, è tradizione, è… Beh, è una opportunità concreta di fare quadrare i conti societari. Non ci credete? Beh, date un’occhiata al bilancio del Twente, squadra che milita in Eredivisie (l’equivalente olandese della nostra Serie A, tanto per intenderci) – un utile complessivo di cinque milioni di euro dovuto più per le vendite di birra che per quelle di giocatori.
Potremmo lanciarsi in incursioni più o meno romantiche in cui rimarchiamo che evidentemente il calcio appartiene ancora ai tifosi, ma preferiamo che siano i numeri a parlare: complessivamente, il compaFrto della ristorazione ha generato per le casse del Twente un fatturato di 10,5 milioni di euro, mentre i trasferimenti delle ultime sessioni di calciomercato poco più di 6,4 milioni, che di fatto andrebbero ridotti a un ben più misero 3,7 milioni detraendo i costi inerenti alle commissioni di trasferimento.
Più con birra che con i giocatori: game’s not gone
I tifosi saranno tristi per le performance della squadra, e pertanto si sono rifugiati nel ruvido abbraccio della birra? Non proprio, a oggi il Twente è terzo in classifica. Prima di ridurre il tutto a una statistica inusuale ma divertente, però, è bene dare ancora un’occhiata ai dati.
A onore del vero va ad esempio considerato che, stando a quanto lasciato trapelare dallo stesso club, ci sono alcuni trasferimenti di giocatori della sessione estiva di calciomercato che non sono stati inclusi nell’anno finanziario 2022-2023 e che, di conseguenza, andranno a figurare solamente nel bilancio del prossimo anno; ma a oggi i dati parlano chiaro – il Twente ha incassato più soldi vendendo birra che giocatori.
I nostri lettori più attenti avranno notato che, in apertura di articolo, ci siamo assicurati di contare e raccontare dei costi intrinsechi alle operazioni di calciomercato – che naturalmente hanno mutilato ulteriormente il netto utile complessivo – ma abbiamo invece taciuto per quanto concerne il comparto della ristorazione. Attenti, sì, ma anche malpensanti: se come anticipato nelle righe precedenti il fatturato dovuto a birre, panini e via dicendo ammonta a un valore complessivo di 10,5 milioni di euro, sottraendo i costi dovuti all’acquisto delle materie prime e al personale il piatto rimane comunque ricco di circa 6 milioni di euro.
Insomma, in altre parole nel caso del Twente il fatturato netto dovuto alle birre è paragonabile a quello lordo dei trasferimenti. “È decisamente strano che l’FC Twente guadagni più con la birra che con i giocatori” ha commentato a tal proposito Tom Knipping, giornalista sportivo. “Non vedo in nessuna parte d’Europa un club che possa vantare una statistica del genere”.