Un Toro c’è già: l’idea è quella di dargli un gemello. La polemica? Il gemello in questione potrebbe essere rosso vivo, e non granata. L’indiscrezione arriva dai colleghi de La Stampa: nelle ultime ore, il presidente del Torino calcio Urbano Cairo avrebbe incontrato degli alti emissari della Red Bull per una potenziale cessione del club.
Ora, è bene notare che di fatto Red Bull sarà già main sponsor dei granata a partire dal prossimo anno: si tratta del primo impegno in Serie A per il colosso delle bevande energizzanti, e di certo questo è un dettaglio che avrebbe favorito il proliferare delle voci. Ma che c’è di vero?
Smentita, “Affare fatto”, e una tifoseria spaccata
Il titolo dell’articolo de La Stampa è più che eloquente: “Toro in vendita“. Cairo avrebbe incontrato più volte, tre almeno, gli “alti emissari della Red Bull all’inizio per parlare di un possibile allargamento della collaborazione come main sponsor a partire dal 2025 e poi per valutare un interessamento all’acquisto dei granata”. E gli indizi non mancano.
Da cessioni più o meno inaspettate – con conseguenti proteste da parte della tifoseria granata – per appianare il bilancio al fatto che quando Red Bull decide di mettersi in gioco, “non è un caso: lo fa per rafforzarsi e restare”. Cairo, dal canto suo, ha preferito spegnere le chiacchiere.
“Non c’è nulla di vero, non ho alcuna intenzione di vendere il Torino, non ho incontrato nessuno” ha dichiarato il presidente granata. E c’è anche una punta più caustica: “Diciamo che alla Stampa piace destabilizzare l’ambiente del Toro”.
La risposta de La Stampa non tarda ad arrivare, e confonde ancora più le acque: “Nessun tentativo di destabilizzazione: semplicemente tre differenti fonti finanziarie e commerciali confermano gli avvenuti incontri”. E in Austria pare che l’affare sia già fatto.
Un articolo del Salzburger Nachrichten cita inequivocabilmente il Torino come già parte dell’universo di club calcistici già presenti nel portafoglio della Red Bull. E i tifosi, com’è comprensibile, sognano… Anche se c’è chi storce il naso.
Il timore è che la potenziale acquisizione possa cancellare storia, simboli e colori di uno dei club più iconici del Paese. La tifoseria, in altre parole, è spaccata: chi spera di aggiungere un gemello al Toro granata, così da riportare la squadra ai vertici del campionato; e chi preferisce crogiolarsi nella nostalgia.