All’Isola della Certosa, nella laguna di Venezia, ha appena aperto Salso, nuova attività guidata dalla famiglia Zambon, nome noto nel mondo della ristorazione lagunare con due indirizzi di riferimento: Birraria La Corte in Campo San Polo, di cui vi abbiamo parlato, e Bacàn, ristorante di cucina latino-americana che vede alla guida la coppia – nella vita e nel lavoro – formata da Marcon Zambon e Silvia Rozas.
Salso arriva dopo la chiusura dell’Hostaria in Certosa, locale del gruppo Alajmo: l’affidatario è sempre Vento di Venezia, la società che gestisce l’isola e la sua marina.
Cos’è Salso e quale sarà la proposta
Così come Bacan giocava con il doppio significato del nome – da un lato l’omaggio a Venezia, dove bacan indica un’isola che, a seconda del ciclo delle maree, appare e scompare dalla laguna, dall’altro quello al sud America dove il termine indica un atteggiamento spensierato, positivo e di godimento – qui Salso fa altrettanto. Aggettivo e nome, quindi, indicando da un lato la nota salina, dall’altro la salsedine. E così come Bacan faceva riferimento ad una contaminazione di sapori, qui il nome rimanda ad una dimensione gastronomica che consente di “andare in laguna restando in città”, sperimentando “un ristorante contemporaneo, una cucina con radici nel territorio, attenta al prodotto e senza troppi fronzoli”, affermano Zambon e Rozas. Quindi pesce, verdure e incursioni estere, su un menu che funzionerà come un canovaccio su cui scrivere sempre qualcosa di nuovo, giocando con la disponibilità del mercato.
Il locale è aperto tutti i giorni, tranne il martedì, a pranzo e a cena. L’idea è quella di accostare a dei piatti di apertura, delle proposte principali, oltre ai dessert.
Il menu e i prezzi di Salso
Crudi e panorama si fanno pagare, a partire dai 3,5 euro di coperto, ma lo spritz costa 5 euro. Gli antipasti vanno dai 15 euro del saor di sardine a la brace con cipolla marinata ai 24 del misto di crudités (volpina, seppia, ostriche, scampi). Si prosegue con grandi portate come il risotto di pesce, cicala di mare marinata ed erbette di laguna (20 euro) anziché il fritto di novellame, borragine e alioli (22 euro).
Il menu è molto più ampio però, prevedendo cicchetti (a 3,5 euro) che si presentano un po’ come la versione gastrofregna delle classiche tapas da bacaro. Rendono l’idea l’ovetto sodo in salamoia e salsa verde alofita, la polenta bianca con lingua, seppia e finocchietto marino o il crostino di rapa di chioggia cotta nella cenere e salsa bernese all’obione.
Come arrivare all’Isola della Certosa
A Salso, e all’Isola della Certosa, si arriva con battello, ma l’approdo più naturale e suggestivo, data anche la posizione e la vista, è quello con barca privata. La posizione è una delle più suggestive della Laguna e la struttura a vetrate con patio esterno e ulteriore molo, promette di fare presto di Salso un punto di riferimento per gastronomia veneziana nella sua stagione estiva.