Una piccola grande forza di invasione, armata di smartphone e bastoncini per selfie e berretti color rosa confetto. Si tratta delle fan e dei fan di Emily in Paris, la serie cult di casa Netflix che segue le avventure di una marketing assistant nella capitale francese, che negli ultimi tempi ha preso a cingere d’assalto un piccolo ristorante parigino.
Il locale si chiama Terra Nera, ma i nostri lettori appassionati delle avventure di Emily lo riconosceranno come Les Deux Comperes o L’Esprit de Gigi, il tempio romantico e pittoresco in cui lavora l’interesse amoroso della nostra protagonista, e cioè chef Gabriel. Chef Gabriel che, per inciso, non lavora veramente al Terra Nera – ma i fan di EiP lo stanno scoprendo a loro spese.
I commenti del proprietario del ristorante
A soprintendere il Terra Nera è un uomo di origine siciliane di quarant’anni, Valerio Abate, che di recente ha raccontato ai colleghi del Daily Mail gli onori e gli oneri di essere il titolare di un ristorante che, trasportato dal successo della serie in questione, è ormai conosciuto un po’ in tutto il mondo e certamente in tutto l’internet.
Da ristorante specializzato in cucina italiana (e non francese, con grande delusione dei fan della serie) a Mecca dell’era social, insomma. C’è chi si accontenta di una foto di gruppo davanti al locale, chi si ferma per consumare un pasto, e addirittura chi s’intrattiene per due chiacchiere con il titolare.
“Molte donne mi chiedono se chef Gabriel lavora davvero qui, ad esempio” ha spiegato Abate. “Sono davvero deluse quando rispondo di no”. Meno male che non si sono appassionate a Breaking Bad o al Trono di Spade, allora: vi immaginate che dolore scoprire che i draghi non esistono?
Ma com’è che Terra Nera è stato scelto come location ricorrente, e ormai iconica, di Emily in Paris? “Il regista venne a vedere il ristorante e se ne innamorò” ha raccontato il proprietario. “È tornato e ha portato i team di produzione francesi e americani. Hanno mangiato qui e l’hanno adorato”. Et voilà, les jeux sont faits: lo stesso Abate ammette di essere stato “pagato profumatamente” per il disturbo di chiudere il ristorante e utilizzarlo come set per le riprese.