Una tassa sulle merendine: il cibo spazzatura o junk food, ad alo contenuto di sale e zuccheri, potrebbe essere tassato nel Regno Unito per un ricavo di 3 miliardi di sterline, 3 miliardi e mezzo di euro circa. Lo propone la National Food Strategy, un programma di iniziativa governativa, elaborato dal ristoratore Henry Dimbleby, che parla di “opportunità irripetibile” per raggiungere una serie di obiettivi: ridurre la dipendenza dal cibo spazzatura, diminuire il consumo di carne, contribuire alla lotta al riscaldamento globale.
L’atteggiamento verso il cibo dei sudditi della Regina è stato definito “malfunctioning”: la tendenza di consumatori e produttori verso gli alimenti ultraprocessati è un problema innanzitutto per il sistema sanitario nazionale: si stimano 64.000 morti all’anno in conseguenza di malattie dovute alla cattiva alimentazione.
Come sarebbe questa tassa: 3 sterline al chilo sullo zucchero e 6 al chilo sul sale venduto all’ingrosso per l’uso in alimenti trasformati, ristoranti e catering. Il ricavato andrebbe a finanziare un sistema di mense scolastiche pubbliche gratuite e un programma di educazione alimentare. In concreto, un sacchetto di patatine aumenterebbe di 1 centesimo e una barretta tipo Mars di 7 centesimi. La tassa è stata criticata come regressiva, in quanto colpirebbe maggiormente i consumatori più poveri. Tuttavia, Dimbleby ritiene il vero scopo sarebbe incoraggiare i produttori a ridurre i livelli di sale e zucchero riformulando i prodotti.
[Fonte: Guardian]