Un po’ questione deontologica, un po’ suscettibile permalosità. Joey Chestnut, conosciuto anche e soprattutto con l’eloquentissimo soprannome di “Mascella” che sottintende la sua incredibile affinità per il masticare materie prime, è il “re degli hot dog“, domina da anni il campionato dei mangiatori professionisti di Coney Island, New York. La sua carriera, tuttavia, ha subito un inciampo clamoroso: il buon Mascella è stato espulso dalla competizione per una salsiccia vegana.
E mano male che erano i vegani e vegetariani quelli permalosi, ci viene da dire. Un poco di contesto, prima di snodare il proverbiale nodo della matassa: le regole della Major League Eating assegnano il titolo a chi riesce a ingurgitare il maggior numero di wurstel in appena dieci minuti, senza – ovviamente – vomitare. Chestnut, dicevamo, è il re: il suo record è di 76 uno in seguito all’altro.
Come mai Mascella è stato escluso?
Un prodigio della natura, l’incubo di ogni paninaro, l’eroe di ogni bomber da grigliata. Eppure, come dicevamo, quest’anno il buon Mascella dovrà limitarsi a osservare la competizione nelle vesti di comune spettatore. Un infortunio grave? Un cambio di dieta? L’acidità di stomaco? Macché: il problema è che è diventato il testimonial delle salsicce vegane di Impossible Foods. Apriti cielo.
A sventolare il cartellino rosso, dicevamo, sono stati gli stessi piani alti della Major League Eating, in un comunicato che sta a metà strada tra il tipico patriottismo a stelle e strisce, il machismo ferito di necessita di ricordare al mondo che i vegetariani mamma mia che noia e la permalosità di un ex fidanzato offeso.
Chestnut è un vero e proprio “eroe americano”, dicono dalla Major League Eating. “Siamo devastati che Joey abbia scelto di rappresentare un brand rivale che vende hot dog a base vegetale” ha spiegato il co-fondatore della lega che gestisce le gare di abbuffate, George Shea “ma è una regola aurea delle nostre gare”.
Poi il paragone, che aiuta anche noi non iniziati a vedere la luce: “Immaginate se Micheal Jordan dicesse alla Nike di voler rappresentare anche Adidas”. Badate bene, però – la porta per Mascella rimarrà sempre parzialmente aperta. Qualora il campionissimo dovesse decidere di tornare sui suoi passi, dimenticando la svista vegana e tornando dalla cosiddetta “parte giusta”, nessuno avrebbe problemi a riaccoglierlo come il figliol prodigo.
La notizia è surreale, ma vale la pena notare che Chestnut è a tutti gli effetti una celebrità: il suo stomaco, secondo il New York Post, vale centinaia di migliaia di dollari: solo 200.000 sarebbero quelli incassati per la vittoria dello scorso anno; e Nathan’s, il ristorante che dà il nome alla competizione e sponsorizza i mangiatori, gli avrebbe offerto 1,2 milioni per continuare a portare i suoi colori.