Il rapper Blvck Svm lancia l’album michelinman, ispirato al fine dining

Dal piatto al microfono: il rapper emergente Blvck Svm porta il fine dining nel suo album di debutto, michelinman.

Il rapper Blvck Svm lancia l’album michelinman, ispirato al fine dining

Se il fine dining sia una forma d’arte o meno è una domanda aperta, ma di certo la risposta è chiara per il rapper Ben Glover, in arte Blvck Svm. Lo sappiamo perché il cantante statunitense ha appena lanciato un album dall’inequivocabile titolo, michelinman, con tanto di videoclip girati dietro i fornelli di vari ristoranti. Le riprese di greymatter, pezzo che apre il suo album di debutto, sono state effettuate presso il ristorante Asador Bastian di Chicago, mentre altre hanno avuto come sfondo i locali di Freya, a Detroit.

Il rap tra le cucine statunitensi

Blvck Svm, pronunciato Black Sam, è lo pseudonimo di un rapper americano emergente, all’anagrafe Ben Glover. Ne parliamo su queste pagine perché il cantante ha scelto di far ruotare il suo album di debuttomichelinman (minuscolo e tuttoattaccato, come anche i titoli delle sue canzoni) intorno al cibo e, più precisamente, al mondo del fine dining. Curioso abbinamento per un rapper? Originale, di certo, ma lui ci vede un nesso ben preciso. Sia l’alta cucina che il rap sono ai suoi occhi forme d’arte, la prima forse maggiormente considerata come tale rispetto al genere musicale in questione.

Glover avrebbe iniziato a frequentare ristoranti di alta cucina di pari passo con l’affermarsi della sua carriera da rapper. La scena gastronomica di Chicago, città in cui il rapper vive e su cui si sono accesi i riflettori anche della pluripremiata serie The Bear, è stato il suo trampolino di lancio. Ha assaggiato la cucina giapponese di Momotaro, degustato il menù di Atelier e continuato così fino a decidere di portare le sue esperienze dal piatto al microfono.

Si può suonare la pasta come se fosse uno strumento musicale? Si può suonare la pasta come se fosse uno strumento musicale?

greymatter, dicevamo, è la prima canzone del suo album gourmand e la dice lunga sull’andazzo del disco. Il pezzo è girato all’interno della cucina di Nisei, ristorante haute cuisine di San Francisco, mentre i membri della brigata proseguono indisturbati e noncuranti il loro lavoro dietro i fornelli. A dare il la alla canzone una citazione dello chef Slowik del film The Menu: “Vi prego di una sola cosa, una sola: non mangiate. Assaggiate, gustate, assaporate. Valutate ogni boccone che mettete in bocca. Siate coscienti, ma non mangiate. Il nostro menù è troppo prezioso per questo”.

Un bel mix quello tra rap e fine dining, da esplorare in questo nuovo album che, personalmente, ho messo in lista su Spotify. Vi farò sapere che sapore ha.