Nella sua ultima newsletter, Vale Tutto, Selvaggia Lucarelli ha annunciato la nascita di una nuova società, la “Boutade”, che ha fondato insieme al compagno Lorenzo Biagiarelli. Una nuova entità nata dalla necessità di gestire direttamente tutti i propri progetti, dopo che molte idee sono state scartate a causa della nota ritrosia della comunicazione mainstream nei confronti di temi troppo originali o rischiosi.
E Boutade non perde tempo, presentando già in questi giorni il suo primo lavoro: si chiama “Respirano Ancora”, ed è un podcast scritto e narrato da Biagiarelli, dedicato alla vicenda dell’Allevamento Fenati, luogo in cui, per tre generazioni, si sono allevati volatili ornamentali.
La storia dell’Allevamento Fenati
Siamo costretti ad usare il passato perché, dall’aprile 2022, quel patrimonio di biodiversità fatto da più di 1700 specie di uccelli come gru coronate, cigni neri, fenicotteri rosa, are, turachi, piccioni viaggiatori, non esiste più, cancellato dall’intervento delle autorità sanitarie per un focolaio di influenza aviaria: un tesoro inestimabile di vita accudito dalla famiglia Fenati, ancora più unico se si pensa che questi animali non erano allevati né per scopi alimentari né per uova.
Nel febbraio 2024 Biagiarelli ha incontrato Paolo Fenati, Paola Berti e i figli Gaia e Federico, per narrare una vicenda che è però tutt’altro che finita, e che ha portato a processo le due veterinarie che hanno deciso e condotto l’abbattimento davanti ai giudici proprio poche settimane fa: l’accusa è quella di pratiche crudeli nella cattura e nell’uccisione dei volatili, oltre che di condotta scorretta visto che le due professioniste avrebbero acconsentito a sopprimere più animali del necessario.
“Respirano Ancora” uscirà il prossimo 4 aprile, a tre anni precisi dal giorno in cui l’allevamento di Lavezzola, in provincia di Ravenna, è stato a tutti gli effetti condannato. Una storia che, secondo Biagiarelli, era necessario raccontare: “in un tempo così affollato di podcast che raccontano di morti e di omicidi, che per fortuna sono eventi straordinari che raramente impattano sulla nostra quotidianità, si è accorto che non c’era un storia che parlasse delle morti che accadono ogni giorno, a decine di milioni, per mano degli uomini: quelle degli animali”.