Ok, ci pare doveroso iniziare con il mettere in chiaro una cosa – no, bere ettolitri di succo di pomodoro non è sufficiente a curare la salmonella. Questa (scontata, ci auguriamo) precisazione, però, non cambia quanto evidenziato da una recente ricerca pubblicata sulle pagine della rivista scientifica Microbiology Spectrum: il pomodoro è in grado di “uccidere” alcune gravi infezioni batteriche intestinali. Salmonella compresa, per l’appunto.
Cercheremo di farvela semplice – un gruppo di studiosi a stelle e strisce ha fondamentalmente preso in esame le proprietà antimicrobiche del pomodoro andando ad analizzare il loro effetto sull’agente patogeno che causa la febbre tifoide, la Salmonella Typhi. I risultati parlano chiaro: in determinati frangenti, il pomodoro è addirittura più efficace dell’antibiotico.
Pomodoro vs salmonella: un’occhiata allo studio
La frase dell’ultimo paragrafo non può che obbligarci a una seconda puntualizzazione – nel caso in cui doveste contrarre la salmonella o altre gravi infezioni batteriche intestinali non sostituite gli antibiotici con dei pomodori.
Ma torniamo a noi – come di consueto per ricerche di questo genere, il gruppo di studio ha optato per un approccio diretto esponendo delle colture di salmonella create in laboratorio al succo di pomodoro per poi osservare l’azione di quest’ultimo. Entrando più nei dettagli, gli scienziati hanno individuato nel genoma del frutto i peptidi antimicrobici in grado di danneggiare la membrana batterica che protegge l’agente patogeno, selezionandone quattro in tutto e osservando la loro azione contro la Salmonella Typhi.
I ricercatori hanno poi identificato due peptidi in grado di inibire la crescita della salmonella e – come accennato qualche riga fa – addirittura capaci di uccidere un ceppo notoriamente resistente alla ciprofloxacina, antibiotico che tradizionalmente viene impiegato per curare la febbre tifoide.
Giunti dunque alle battute finali dell’esperimento, il gruppo di studiosi ha modellato la forma dei due peptidi in questione e simulato le loro interazioni con le membrane cellulari che circondano e proteggono il patogeno, notando come in appena quarantacinque minuti le microscopiche proteine del pomodoro avessero rotto le membrane batteriche della Salmonella Typhi uccidendo, fondamentalmente, il virus.
È bene notare che risultati simili sono anche stati osservati contro la Salmonella Typhimurium, altro ceppo non letale. In conclusione anche gli stessi ricercatori si sono sentiti in dovere di sottolineare come il pomodoro, anche se consumato in ingenti quantità, non sia sufficiente a sconfiggere la salmonella: quanto evidenziato dallo studio, però, suggerisce che inserire tale frutto in una dieta comunque equilibrata possa aiutare a ridurre la probabilità di contrarre intossicazioni alimentari.