Il più importante ristorante giapponese di Milano riapre dopo il restyling: come sarà il nuovo IYO

Aveva chiuso il 31 dicembre 2023, con la promessa (mantenuta) di una riapertura in estate e di tante novità: vediamo cosa ci aspetta nel nuovo IYO, primo ristorante giapponese italiano stellato Michelin.

Il più importante ristorante giapponese di Milano riapre dopo il restyling: come sarà il nuovo IYO

IYO Experience, primo ristorante di cucina giapponese in Italia ad aggiudicarsi la stella Michelin, ci aveva lasciati con l’ultimo servizio del capodanno 2023 con la promessa di grandi rinnovamenti e di una pronta riapertura nell’estate 2024. Siamo a giugno e Claudio Liu ha mantenuto la parola: sempre nella sede di via Piero della Francesca 74, dove IYO venne inaugurato nel 2007, si riapre il 15 giugno e con parecchie novità non solo estetiche. Vediamo cosa ci aspetta in questa nuova vita di uno dei più importanti ristoranti giapponesi di Milano.

La squadra

iyo milano

Liu resta saldamente al comando di quello che negli anni è diventato il “Gruppo IYO”, che conta anche IYO Omakase, un bancone di sushi tradizionale, e IYO Aalto, con cui l’imprenditore sino-reggiano si appunta un secondo macaron della guida rossa, così come gli chef Katsumi Soga e Luca De Santi, che negli anni hanno ben saputo creare una cucina inconfondibilmente nipponica ma con garbate inflessioni italiane, che hè riuscita a mettere d’accordo critica e pubblico. Ma una riapertura così non poteva prescindere da un grande colpo di cuoco-mercato, ecco quindi l’arrivo di un fuoriclasse come Simone Tricarico, chef dalla solida formazione francese con esperienze in cucine siderali come quelle Alain Ducasse, Alain Roux, Michel Bras e Pascal Barbot, per poi tornare in Italia a Casa Perbellini. Un curriculum che sembra essere ulteriore indizio delle ambizioni del nuovo IYO.

Le novità in cucina

IYO Milano

Il sushi resterà parte fondamentale dell’offerta, così come piatti storici del calibro dell’Ika Somen – crudo di calamaro sfrangiato, uovo di quaglia, caviale Royal Oscietra, verdure croccanti e salsa soba dashi- restano intoccabili, ma la proposta gastronomica si amplierà notevolmente. Ci sarà una selezione di gyoza, un intero banco a vista dedicato al robatayaki, la classica cottura giapponese alla brace (vorrà lanciare la sfida a Ronin e al suo ristorante robata?), e due nuovi menu degustazione: “Faccio IYO”, sette portate per i gourmet più smaliziati, e un più agile cinque portate pensato per la condivisione. Insomma, sembra proprio che per Liu sia importante creare un locale il più trasversale possibile, e per questo completa le novità con una componente che a Milano sembra ormai essere indispensabile: l’onnipresente cocktail bar, per il quale le aspettative non possono che essere molto alte, e che verrà supportato da una linea di preparazioni pensate per l’aperitivo.

La nuova struttura

Il locale è stato disegnato dal Lai Studio, studio di architettura che ha già collaborato per Aalto e che conta nel suo portfolio numerosi ristoranti di sushi, e per Claudio Liu è “il frutto di 17 anni di esperienza, di osservazioni, di consapevolezza, che trovano finalmente la propria manifestazione concreta”. Grande attenzione ai materiali, sale per eventi privati eppure, nonstante un ampliamento di ben 300 metri quadri, conterà solo due coperti in più, con nuovi spazi dedicati alle nuove strutture necessarie per sostenere la nuova offerta e spazi di stoccaggio e preparazione pensati per l’ottimizzazione del lavoro dei dipendenti.