Passare da un settore che mostra evidentissime crepe – quello del fine dining, tanto per intederci – a uno che ormai vive di cenere e macerie da tempo – quello dell’editoria -; o diversamente, se preferite rimanere nel tema, passare dalla padella alla brace. Si scherza, naturalmente: l’idea di René Redzepi di pubblicare un breve (ne siamo certi? Non proprio, a dire il vero) magazine che racconti l’avventura nipponica del Noma pare interessante – una colorata finestrella ritagliata ad autore che permetterà ai più curiosi (o ai più golosi?) di sbirciare cosa è capitato negli ultimi mesi dall’altra mistica e misteriosa parte del bancone.
Noma in Kyoto: René Redzepi annuncia il magazine
Noma in Kyoto – questo il nome del magazine in questione – rischia di prendere rapidamente i severi connotati del must have per chiunque voglia sperare di apprendere qualcosina in più sulla mutevolissima creatura di René Redzepi – curiosi, golosi, maliziosi compresi. Eh sì, anche questi ultimi, che d’altro canto non escludiamo che nel mondo esisterà una frangia più o meno nutrita di persone che friggono dall’idea di spulciare ogni pagina alla ricerca di indizi, di piccoli dettagli che portano a grandi intuizioni, nella speranza di scoprire un qualcosa di nuovo sulla notizia che ha segnato l’inizio dell’anno – la chiusura, o la rideclinazione se vogliamo essere più democristiani, del Noma di Copenaghen.
Ma torniamo a noi – il primo e verosimilmente magazine dedicato alla vita (pensandoci bene “vite” sarebbe più appropriato) del Noma è stato per l’appunto annunciato dallo stesso René Redzepi tramite un colorato carosello sul proprio profilo Instagram. La prima immagine, uno sfondo bianco punteggiato da una piccola infinita di macchie rosa e recante la scritta “Noma in Kyoto” in lettere cubitali, potrebbe di fatto essere la copertina del magazine.
https://www.instagram.com/p/CxGCxgQNl0A/?img_index=1
“Stiamo pubblicando il nostro primo magazine in assoluto! Noma in Kyoto” ha scritto René Redzepi nella didascalia del post. “Questa pubblicazione è un’immersione profonda e unica nel suo genere a Kyoto e nei suoi dintorni. È per le persone che amano il cibo, per gli appassionati di cultura gastronomica e per chiunque sia curioso del Giappone. È pieno di spunti unici provenienti dal punto di vista di 103 eroi che hanno vissuto a Kyoto per 4-6 mesi. Le esperienze che abbiamo vissuto, i viaggi che abbiamo intrapreso, i piatti che abbiamo cucinato, il cibo che abbiamo mangiato e le persone che abbiamo incontrato. È una lettera d’amore autopubblicata a Kyoto, ai suoi dintorni e alla cultura gastronomica giapponese”.
Volete assicuravi una copia? Nulla di più semplice, ma conviene essere rapidi: nella bio del profilo Instagram trovate il link per il preordine. La stampa, scrive Redzepi, sarà limitata a una sola edizione.