Nuova veste, nuovo management e nuova proprietà caratterizzano la riapertura del bar Giacosa, tra i poli più importanti e storici di Firenze ma non solo, dell’Italia tutta. Proprio qui è nato il Negroni, infatti, a inizio del Novecento.
Per il Gruppo Valenza, Giacosa è solo uno degli ultimi progetti di successo: ha già rilanciato sempre a Firenze altri due antichi bar ovvero Caffè Gilli e Caffè Paszkowski, risalenti rispettivamente al 1733 ed al 1903. Ed è Marco Valenza a parlare: “la rinascita di Giacosa è frutto di una serie di segnali che ho deciso di accogliere. É stato un po’ come se questo marchio, che ho acquistato nel 2019, volesse tornare in vita e mi avesse scelto come mezzo – credo che con la chiusura di Giacosa si fosse persa una parte importane della storia di Firenze e dell’Italia intera”.
Giacosa e il Negroni originale
Indirizzo di sempre: angolo fra via Tornabuoni e via della Spada, dove si intrecciano i destini del barista Fosco Scarselli e del Conte Negroni (Camillo Luigi Manfredo Maria Negroni). Il Giacosa all’epoca si chiamava Casoni, ed era aperto a Firenze già negli anni Sessanta dell’Ottocento, dopo una prima apertura a Torino a inizio del Secolo, ed era ritrovo culturale dell’epoca. Il Conte era cliente fisso e ordinava sempre “un calicino di Vermutte” oppure un Americano.
Ed è proprio da quest’ultimo che prende vita una storia tutta italiana. L’Americano è composto da Vermouth dolce rosso di Torino, una parte di Bitter Campari e uno spruzzo di acqua di seltz: il Conte Negroni suggerì a Scarselli di ridurre il seltz e sostituirlo con il gin. Il resto è Negroni, o meglio “un americano come il conte Negroni“.
Nuova drink list del Giacosa
Già curatore dei menu al Gilli e al Paszkowski, Luca Manni – Bar Supervisor del Gruppo Valenza – ha curato anche il primo menu del nuovo Giacosa, dedicato all’aperitivo italiano. La nuova drink list è un omaggio a tale rito collettivo, tra passato, presente, futuro quindi tradizione e innovazione.
- Omaggio al passato: i “classici” Negroni con ricetta tradizionale invariata (gin, vermouth rosso e bitter), ma diverse modalità di servizio o tecniche di preparazione. Ci sarà, ad esempio, il Negroni shakerato;
- Rivisitazioni in chiave moderna: ovvero interpretazioni della tradizionale ricetta inventata dal Conte Negroni nel 1919, come il Gibson Negroni o il Cham-on! ovvero la personale rivisitazione di un Negroni Bianco;
- Giacosa Creations, futuro: rivisitazione di alcuni grandi classici dell’aperitivo italiano. Ne sono un esempio il Garibaldi (ora da Giacosa rivisto con con Savoia Americano, Chinotto, arancia e cacao) e il Cardinale (arricchito da note d’incenso).