Che non sembri che noi ce l’abbiamo con il ministro Lollobrigida, appena intervenuto a chiusura di Terra Madre Salone del Gusto. Noi ci abbiamo anche provato – lo testimoniano i nostri articoli precedenti – a prendere il buono delle sue parole, quelle sugli obiettivi comuni “né di destra né di sinistra” e quella carne di laboratorio che finalmente diventa “coltivata” (come è giusto che sia) anziché “sintetica“.
Noi ci proviamo, dicevamo, ma lui ce la mette tutta per essere protagonista delle nostre (e di quelle altrui) riflessioni, tra interventi istituzionali in bermuda mimetici e istruzioni su come i giornalisti si debbano dividere in platea in base ai loro interessi (o meglio, citando le sue parole, in base alla loro serietà giornalistica).
E così, dopo il suo intervento accanto a Carlin Petrini nell’ultima giornata di Terra Madre, era rimasta ancora una chicca gustosa da raccontare, e per fortuna che il Ministro ha deciso di portarla alla nostra attenzione con un meraviglioso (e un tantino surreale, se possiamo dire la nostra) post su Facebook. Protagonista – più o meno consapevole, ma “simpaticamente” consenziente, stando a quanto dice il ministro – il (bravo, se ci è permesso un giudizio di valore sul lavoro di un collega) giornalista della stampa Andrea Joly, finito di recente alle cronache per un pestaggio degli attivisti di Casapound a Torino.
La “simpatica foto” finita su Facebook
Andrea Joly era, come noi, presente quando il Ministro Lollobrigida ha suggerito ai giornalisti interessati più al suo outfit che alle politiche agricole di mettersi da parte, per lasciare spazio a quelli seri. Prontamente ne ha scritto sul suo giornale, riportando la polemica del ministro.
Poi, il meraviglioso incontro tra i due, con il ministro che – già avvisato dell’articolo de La Stampa – gli chiede un selfie, e lo rimprovera per come è vestito. Ma come, gli dice, un giornalista che non porta la giacca e la cravatta? E che porta le scarpe da ginnastica, rosse, peraltro? Dice il ministro, stuzzicandolo sull’abbigliamento, lui che avrebbe potuto sfruttare quel momento di incontro per parlare di politiche agricole, per esempio. Ma la volontà di togliersi il sassolino dalla scarpa (che non era una sneakers tricolore, questa volta) ha prevalso su tutto. Tanto da chiedere una foto con il giornalista, e postarla poi su Facebook.
“Eccomi qui in una bella iniziativa a Torino, Terra Madre, con un giornalista de La Stampa che aveva appena scritto di eleganza nel vestire riferendosi al mio abbigliamento che lo aveva evidentemente interessato più dei temi trattati con il Presidente della Regione Piemonte Cirio, il sindaco di Torino Lorusso, il gastronomo Carlin Petrini, la Presidente di Slow Food Nappini e centinaia di imprenditori del settore dell’Agrifood presenti (li ringrazio tutti)“, scrive Lollobrigida nel suo post di rivalsa per l’ingiustizia subita a mezzo stampa da un giornalista mal vestito.
“Il titolo cito “accuse ai Giornalisti”….eccoci qui mentre insieme giriamo tra gli stand circondati da amicizia e affetto….buon lavoro ai Giornalisti quando dicono la verità“, prosegue il Ministro, con qualche incertezza nella punteggiatura, e pure nel senso, a dire il vero, perché noi non capiamo se intenda inserire il giornalista in questione tra quelli che dicono la verità, o semplicemente tra quelli che lo circondano di amicizia e affetto. Cose che evidentemente, in entrambi i casi, meritano un post sui social di un ministro della Repubblica, inaugurando un nuovo filone, quello dei selfie con i giornalisti (che ci piacciono o che non ci piacciono, questo non è chiaro, ma siamo quasi certi che ci sarà una nuova puntata che ci darà modo di capire meglio).